Quando i manga abbandonano il disegno per l’audio

Quando i manga abbandonano il disegno per l’audio
Quando i manga abbandonano il disegno per l’audio
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DoruidoFrance Culture, disponibile su -.fr

Il progetto è sorprendente. Il manga e il podcast sembrano contraddittori. I fumetti giapponesi, nella loro versione più commerciale, si basano su uno stile grafico riconoscibile e su un taglio basato sul movimento. L’opposto di un mezzo come il podcast, privo di immagini e limitato da vincoli tecnici. Il divario sembra ancora maggiore quando lo sappiamo Doruidoscritto da Élie Olivennes e diretto da Christophe Hocké, rende omaggio allo “shonen”, il genere che ha dato impulso al manga a livello internazionale e al quale sfera del drago, Un pezzo, Cacciatore x cacciatore, Jujutsu Kaisen e altri. Un genere noto anche per le sue storie che si estendono su migliaia di pagine. Doruido descrive la ricerca di Ayden, un orfano di 14 anni bisognoso di avventure, che scopre di essere il ricettacolo dell’anima di un demone ancestrale. Accompagnato da Liv e Od’, due giovani druidi, e dal loro maestro, Tregon, l’adolescente intraprende un viaggio verso l’Accademia dei Druidi.

Immergi gli ascoltatori nella storia

Élie Olivennes ha recuperato i principali tratti narrativi inerenti alle storie rese popolari dalla rivista giapponese Shonen Jump settimanale. Troviamo così, in linea con Yu Yu Hakusho O Naruto, un gruppo di protagonisti adolescenti, un universo plasmato da marcati riferimenti (qui la mitologia celtica), l’assemblaggio di elementi meravigliosi, comici, orribili ed epici. La produzione di Doruido rappresentava quindi una sfida, per due motivi. Innanzitutto dal punto di vista della trama, mentre l’universo doveva essere sviluppato in soli cinque episodi da trenta minuti ciascuno. Un vincolo che avvertiamo ad esempio nel primo episodio, gran parte del quale è dedicato a stabilire la trama, i personaggi e l’universo. Ma anche dal punto di vista tecnico, oltre che di come immergere gli ascoltatori nella storia. Per questo, la troupe cinematografica scelta da Christophe Hocké si è riunita per due settimane, nell’ottobre 2023, in una fattoria situata in Normandia. Una volta sul posto, attori e tecnici si sono coordinati affinché i dialoghi e gli effetti sonori fossero registrati in modo armonioso. Doruido ne trae una gradita materialità, dallo sfregamento dei tessuti allo scorrere dell’acqua al fruscio degli alberi. Un primo tentativo ben riuscito che verrà esteso ad una seconda stagione già in produzione.


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