adottanti e adottati testimoniano a Ghjenti

adottanti e adottati testimoniano a Ghjenti
adottanti e adottati testimoniano a Ghjenti
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Nel documentario “Sono nato con mia madre in primavera”, Cathy Rocchi-Acquaviva dà la parola a quattro famiglie corse, che raccontano con sincerità le loro esperienze di adozione. Abbandono, amore e ricerca di identità, parole forti che sfidano i nostri preconcetti. In una parola, toccante!

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Procedure amministrative, approvazione, abbandono, integrazione, educazione, amore, filiazione, speranza, identità, cultura, diversità… tante parole che possono essere collegate all’adozione senza parlare realmente di tutta la complessità di questo viaggio disseminato di insidie. Perché l’adozione è soprattutto il racconto, la testimonianza di chi ha scelto di adottare e dei propri figli che hanno iniziato la loro vita con la terribile ferita inflitta dall’abbandono.

Nel suo documentario “Sono nato con mia madre in primavera”, da scoprire questo venerdì 11 ottobre alle 20:45 su ViaStella, Cathy Rocchi-Acquaviva ha incontrato quattro famiglie isolane che hanno parlato con sincerità e modestia dell’adozione e di questa vita che vive. hanno costruito insieme.




durata del video: 00h02mn59s

Cathy Rocchi-Acquaviva ha raccolto le testimonianze di quattro famiglie isolane sul tema dell’adozione. Adottanti e adottati si impegnano con modestia e sincerità in questo atto di amore incondizionato ma anche in questo cammino disseminato di domande a volte senza risposta.



©France 3 Corse ViaStella

Il viaggio verso l’adozione inizia sempre con un lungo processo. Tutto è una lotta: le procedure mediche, la decisione di adottare, le procedure amministrative, l’ottenimento dell’approvazione e il dubbio che insorge quando l’attesa si misura in anni. Poi un giorno squilla il telefono.

“Il giorno in cui ho ricevuto questa telefonata è stato il giorno più felice della mia vita” testimonia Marie-Madeleine Arrighi-Pasqualaggi. Dopo questa emozione intensa, quasi irreale, raccontare a Santu la sua storia è stato immediatamente necessario per Marie-Madeleine e suo marito Toussaint. Era impensabile per loro vivere nella menzogna.

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Marie-Madeleine Arrighi-Pasqualaggi e suo marito con il figlio Santu.

© France 3 Corse ViaStella

All’età di tre anni, Santu apprese di essere stato adottato. “È bello conoscere la risposta”, dice, facendo eco al suo bisogno fondamentale di conoscere la sua storia e le sue origini. Santu sa di essere diverso dagli altri bambini, che la sua storia è unica.

Marie-Flora ricorda cosa ha provato il giorno in cui ha adottato Xavier in Vietnam, le sue domande di allora, le sue preoccupazioni, anche le sue paure. Per lei non è il caso di ignorare le origini di suo figlio: “Quando ho adottato mio figlio, ho adottato il suo paese”, spiega.

Tuttavia, fin dalla tenera età, Xavier si è messo in discussione riguardo alla sua differenza e anche l’adolescenza è stata per lui un periodo difficile e pieno di interrogativi.

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Marie-Flora Sammarcelli e suo figlio Xavier

© France 3 Corse ViaStella

A 13 anni Xavier scopre di avere fratelli e sorelle dall’altra parte del mondo. Uno shock, che lo trascina voler incontrare la sua famiglia biologica in Vietnam. Marie-Flora lo ha accompagnato in questa ricerca, che ha permesso a Xavier di capire che il suo abbandono era un atto d’amore.

Marc Poggi e Josiane Raffalli hanno adottato Mattea in Vietnam all’età di un mese. Hanno dovuto affrontare le difficoltà legate all’integrazione e al modo in cui gli altri li guardavano. “Prenderemo un bambino necessariamente diverso da noi, questo si vedrà”, un timore espresso da Marc, che temeva che le cose andassero male per Mattea, che si trovasse a dover affrontare il razzismo.

Josiane pensa ogni giorno alle origini di sua figlia. Nonostante l’integrazione di Mattea, le sue radici rimangono una parte importante della sua identità, una storia che lo segnerà per tutta la vita. Alla domanda da dove vengo Mattea deve rispondere doppiamente e per Josiane il suo ruolo è quello di supportare al meglio il figlio nella sua ricerca di identità.

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Josiane Raffalli, Marc Poggi e la loro figlia Mattea

© France 3 Corse ViaStella

Mattea, dal canto suo, prova un profondo dolore all’idea di non conoscere la sua madre biologica. Ha bisogno di risposte. Anche lei ha capito che dovrà convivere con questa dualità di identità: “Iniziamo la vita con una piccola difficoltà in più…”.

La storia di Van Flori è unica. Proveniente da una famiglia di pescatori del Vietnam, è stata adottata all’età di 5-6 anni. Conserva ricordi felici della sua infanzia e racconta con nostalgia il rapporto che la legava ai suoi fratelli e sorelle, e alla madre defunta. Arrivato in Corsica, Van volta pagina, lasciandosi il passato alle spalle.

Riuscì a imparare il francese in tre mesi e saltò le lezioni, determinata per andare avanti. Pensare al Vietnam era troppo doloroso per lei e voleva integrarsi a tutti i costi.

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Van Fiori

© France 3 Corse ViaStella

Van è tornato in Vietnam per trovarlo la sua famiglia biologica. Una riunione venata di modestia, nostalgia e amore ma che ha anche evidenziato un divario culturale. Oggi Van naviga tra due identità: “Non so cosa significhi essere corso, essere vietnamita, io sono io!”

Le testimonianze di Marie-Madeleine, Santu, Marie-Flora, Xavier, Marc, Josiane, Mattea e Van sfidano le nostre convinzioni, spazzano via le nostre idee preconcette e allargano i nostri orizzonti su cosa sia l’adozione e cosa sperimentano adottanti e adottati. C’è il trauma dell’abbandono, la ricerca di identità, le insidie ​​amministrative, ma soprattutto ci sono incontri emozionanti e amore incondizionato.

Alle 22,20, dopo la messa in onda del documentario “Sono nato con mia madre in primavera”, Laurent Simonpoli riceve la regista, Cathy Rocchi-Acquaviva, Agnès Rogliano-Desideri, presidente dell’associazione Infanzia e famiglia adottivae Céline Boyard, avvocatessa specializzata in casi di adozione, per un dibattito su “A Doc Ouvert”.

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In compagnia della direttrice Cathy Rocchi-Acquaviva, di Agnès Rogliano-Desideri, presidente dell’associazione Enfance et Famille d’Adoption, e di Céline Boyard, avvocata specializzata in casi di adozione, Laurent Simonpoli apre il dibattito sul tema dell’adozione.

© France 3 Corse ViaStella

In particolare si parlerà della situazione attuale delle adozioni in Francia. ENel 2023, sono stati adottati solo 176 bambini provenienti dall’estero rispetto ai 3.162 del 2007. Un calo netto in Francia ma anche nel mondo che si spiega in particolare con norme sempre più drastiche sull’adozione dall’estero. Sorge allora la domanda: ci sono meno bambini nel mondo che hanno bisogno di essere adottati?

???????????? “Sono nato con mia madre in primavera”, un documentario diretto da Cathy Rocchi-Acquavia, a cura di Alexandra Sebayhi, in onda venerdì 11 ottobre alle 20:45 su ViaStella e disponibile in replica su France.tv

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