Trénet, d’Ormesson, Bazin, Aznavour… 40 anni e 40 incontri per il Centro Mediterraneo di Letteratura

Trénet, d’Ormesson, Bazin, Aznavour… 40 anni e 40 incontri per il Centro Mediterraneo di Letteratura
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Con 600 autori ricevuti, tra cui i più grandi, il Centro di Letteratura Mediterranea ha collocato Perpignan sulla mappa letteraria della Francia. Questo mese di maggio 2024 celebra il 40° anniversario del suo Prix Méditerranée. L’occasione per un libro ricordo, scritto dal suo fondatore André Bonet, oggi deputato alla cultura della Città. “Gli alberi non muoiono d’inverno” rivela incontri, confidenze, viaggi… Ma anche il viaggio del suo creatore “lanciato” da Charles Trénet.

Lettere alla politica. André Bonet ripercorre 40 anni di Perpignan e di vita letteraria. “Non volevo un libro autobiografico, ma un lavoro basato sugli incontri eccezionali offertimi dal Centro di Letteratura Mediterraneo e dal suo Premio Mediterraneo”, presenta André Bonet. “Ma abbiamo dovuto fare una scelta tra i 600 autori ricevuti, una scelta spesso dolorosa, quella di trattenere solo uno scrittore o artista all’anno su questi 40”.

Gli alberi non muoiono in inverno gioca quindi in bilico tra autobiografia, galleria di ritratti e serie di ricordi. La dice lunga sullo stato d’animo letterario e intellettuale di un Paese a cavallo tra due secoli. E svela il destino di un giovane Perpignan di Saint-Mathieu, “esiliato” a Cabestany, segnato dalla morte prematura del padre, divenuto attore del mondo dei libri così lontano dai salotti parigini. “Tutto ebbe inizio con The Singing Madman”, confida chi saluta quasi tutti gli attori politici locali degli ultimi 40 anni. Tranne l’ex sindaco di Perpignan, Jean-Paul Alduy. Ritorno in quattro capitoli alla saga CML.

Trénet, il padrino

Charles Trénet, il pazzo cantante. Narbonese quanto catalano, il cantante girò uno spettacolo televisivo nella primavera del 1981 alla stazione di Perpignan. “Sono stato avvisato da un articolo di Maurice Sabouraud su L’Indépendant. Mi sono presentato con il coraggio, con un disco che mi ha dedicato, confidandogli che l’avrei cantato sera e mattina. Trénet mi ha adottato immediatamente. Lo farà dammi il coraggio, l’audacia di realizzare il mio sogno: creare un salotto letterario senza alcuna formazione, diploma o rete.” Il Centro di Letteratura Mediterranea è stato fondato nel 1982. Il Premio Mediterraneo è seguito due anni dopo, 40 anni fa. “Trénet mi ha fornito le piste e i codici.”

Bazin, l’essenziale

Mentre pensa a creare il suo circolo letterario, spinto da Trénet e dalla rabbia di aver perso suo padre troppo presto, André Bonet scrive a Hervé Bazin. “In realtà ho buttato una bottiglia in mare dicendogli, senza vergogna, che mi piaceva la sua lettura”. L’autore di Vipère au fist è legato a Camelas, negli Aspres, con André Stil. “Dieci giorni dopo, mi telefonò. Senza esitazione, mi disse che era a Perpignan e voleva incontrarmi. Sarebbe molto più di un avallo letterario, un uomo d’impegno, di parola. Presidente del Prix Goncourt , nel 1974, lo riportò allo stato essenziale. Bazin ha chiesto a ciascun vincitore del Goncourt di venire a presentare il proprio libro alla CML di Perpignan.

D’Ormesson, l’essenziale

“Jean d’Ormesson era un frequentatore abituale della CML. Era la generosità in persona, l’eleganza, la seduzione, la benevolenza e ovviamente un talento pazzesco.” L’Accademico, autore, tra molti altri, dal piacere di Dio O la storia dell’ebreo errante, ha una cotta per Perpignan. “Dopo la presentazione dei suoi libri, restava qualche giorno in più a Villa Duflot. Cenavamo spesso insieme. Dopo la Corsica, Perpignan era uno dei suoi rifugi. Fu un sostegno decisivo, aprendomi tutte le porte. Aveva la delicatezza di invitandomi durante la presentazione di Simone Veil all’Accademia di Francia, il 18 marzo 2010”, saluta André Bonet. “Sì, con lui il tempo è passato troppo velocemente”.

Aznavour, l’eterno

“Charles Aznavour, ricordo come se fosse ieri questo biglietto del concerto offertomi da mia madre per andare a vederlo cantare al Théâtre de la mer di Canet. Avevo 14 anni. Aznavour, come Trénet, Brel, Sardou, Brassens, è la mia colonna sonora. Nel 2004, Aznavour pubblica le sue memorie per invitarlo alla firma del libro a Perpignan Non farà nessun viaggio, taglia Flammarion -Gil alla tenuta Rombeau a Rivesaltes Convince Aznavour a venire a Perpignan La dedica è previsto per le 16 all’Hôtel Pams e, da mezzogiorno, c’è gente in attesa fino a rue de la Fusterie, 400 metri più in basso, Aznavour salta il pranzo: “Non posso farli aspettare”. più di 500 libri fino alle 21, mentre 50 persone aspettavano ancora e lui non si muoveva più da vendere, firmò dei fogli bianchi per poterli poi inserire nel suo libro. È un grande uomo. Siamo diventati molto legati. Ricordo questa foto, con tutta la sua famiglia, nel giorno del suo ultimo compleanno, il 22 maggio 2018.

Dedica di André Bonet Gli alberi non muoiono in inverno, Martedì 7 maggio dalle 15 alle 18 nella libreria Cajélice di Perpignan. Seguirà un convegno-dibattito alle ore 18.00.

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