La situazione è ancora accesa tra gli ex per la vendita della tenuta Miraval

La situazione è ancora accesa tra gli ex per la vendita della tenuta Miraval
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È la guerra. Fuori discussione che Angelina Jolie riveli alla corte tutte le clausole di riservatezza che potrebbe aver firmato in passato con i suoi ex. Un requisito del resto piuttosto assurdo, poiché rivelarli equivarrebbe a violarli. Ma è proprio questa la richiesta avanzata dalla difesa di Brad Pitt nell’ambito del conflitto tra i due ex per la vendita del loro vigneto provenzale.

All’inizio di questo ennesimo capitolo della guerra tra le due star, c’è il desiderio di Angelina Jolie di vendere le sue quote della tenuta vinicola Miraval acquisite con Brad Pitt durante il loro matrimonio. Tuttavia, all’epoca, la coppia aveva firmato una clausola secondo la quale nessuno dei due avrebbe potuto rivendere le proprie azioni a un terzo senza il consenso del secondo, affinché questi, se necessario, potesse riacquistarle.

Solo che, di fronte alla richiesta di Angelina Jolie, Brad Pitt avrebbe condizionato il riacquisto delle azioni dell’ex moglie alla firma di una clausola di riservatezza che gli vietasse di mostrare la propria vita, quindi la violenza che l’attore le avrebbe fatto, ma anche ai loro figli. Richiesta che lei rifiutò, preferendo rivendere le sue azioni a terzi, ben sapendo che Brad Pitt avrebbe avuto diritto di farle causa in cambio.

Colpo basso dopo colpo basso

Agli occhi della difesa dell’attrice, questa richiesta equivale ad una manipolazione. “Costringere Angelina Jolie a spendere tempo e denaro raccogliendo e producendo tutti questi documenti è costoso, inutile e inconcepibile – e l’ultima manifestazione della condotta abusiva di Brad Pitt nei confronti di Angelina Jolie”, sostengono gli avvocati della signora Jolie nei documenti legali ottenuti da PageSix. Si prevede che la giustizia americana si pronunci in un’udienza il 16 maggio.

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