In occasione della promozione della prima del musical La Haine, Mathieu Kassovitz ha provocato le ire di QuotaClimat per i commenti sull’inquinamento durante una trasmissione su France Inter. L’associazione ambientalista ha annunciato domenica che sequestrerà Arcom.
Mathieu Kassovitz è in subbuglio. L’associazione ambientalista QuotaClimat ha contattato domenica l’Arcom (Autorità di regolamentazione delle comunicazioni audiovisive e digitali) per le osservazioni del regista di La Haine (1995), lo scorso 30 settembre, su France Inter.
Questo lunedì QuotaClimat ha segnalato questo articolo su ZERO contraddizioni sul set. Si va anche oltre: il giornalista risponde che “questo è comprensibile”».
“La teoria dell’attore è la seguente: poiché l’inquinamento proviene da componenti già presenti sulla Terra, è un’invenzione della mente. La Terra alla fine li “assimilerà”. Che gli uomini sono vittime? “Non è un problema”, ha denunciato l’associazione.
Quest’ultimo ha aggiunto che l’attore “suggerisce che non esistono né individui/organizzazioni particolarmente responsabili né soluzioni al problema dell’inquinamento. È un’opinione in contraddizione sia con i fatti scientifici accertati che con la dignità delle popolazioni”.
Cosa ha detto esattamente Mathieu Kassovitz?
Ma cosa ha detto esattamente il regista francese durante la sua apparizione nello show Zoom Zoom Zen del 30 settembre?
Dopo un focus su Féris Barak, fondatore dell’associazione Banlieues-climat, il conduttore Matthieu Noël ha posto una semplice domanda “e tu Mathieu Kassovitz, sei eco-friendly?”
“Ebbene no, guido la macchina, prendo gli aerei, respiro, no, non sono verde. Ho un approccio diverso all’inquinamento. Penso che l’inquinamento non esista”, ha risposto l’attore.
Quest’ultimo va oltre nella sua spiegazione aggiungendo: “L’inquinamento che creiamo è nostro. La Terra lo assimilerà senza problemi ma noi no e questo non è un problema”.
“Penso che siamo vittime del nostro stesso inquinamento, non ci sono misteri. Non è qualcosa che viene da fuori, è una nostra produzione. Siamo noi gli inquinatori, inquiniamo, per il semplice fatto di esserci, inquiniamo”.
“Non possiamo evitare di inquinare. Vivremo sempre più a lungo, sempre più numerosi su questo pianeta. Siamo costretti a inquinare, dobbiamo solo imparare a convivere con questo inquinamento”, ha concluso sull’argomento.
Forti reazioni degli ascoltatori
La sequenza è durata solo poco più di due minuti dei cinquanta minuti del programma, ma ha suscitato una forte reazione da parte dei radioascoltatori. Molti di loro hanno espresso la loro insoddisfazione al mediatore di Radio France.
“Il discorso di Mathieu Kassovitz secondo cui tutto ciò che inquina, anche la plastica, viene dalla Terra e quindi non dobbiamo preoccuparcene, è irresponsabile e immaturo. È ancora più scioccante quando segue la cronaca di una persona la cui madre si è ammalata di cancro in seguito all’esposizione all’inquinamento stradale”, ha lamentato uno di loro.
Un ascoltatore ha espresso la sua “rabbia nera”, ritenendo che i commenti di Mathieu Kassovitz fossero “allo stesso livello come se avesse detto che la Terra è piatta”.