tre concerti da non perdere per il festival New Generation Piano

tre concerti da non perdere per il festival New Generation Piano
tre concerti da non perdere per il festival New Generation Piano
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È Jodyline Gallavardin, francese di 32 anni, ad avere l’onore di aprire il festival New Generation Piano, questo martedì 30 aprile, al teatro La Pergola di Bordeaux. Per il secondo anno consecutivo, il festival L’Esprit du piano propone in primavera un programma dedicato ai giovani talenti, oltre ai concerti che propone in inverno.

Nove incontri sono previsti a Bordeaux, Léognan e Cantenac, in luoghi che generalmente non ospitano la musica classica. I prezzi – a partire da 10 o 20 euro – sono pensati per essere accessibili ad un vasto pubblico. L’ingresso è completamente gratuito anche per i minori di 18 anni.

1 Wiwi Garcia, 6 maggio

Coinvolgendo Chucho Valdes, Gonzalo Rubalcaba e Rolando Luna, L’Esprit du piano ha stabilito un profondo legame con la scuola cubana di pianoforte jazz. Una scuola nutrita da tutto un patrimonio ritmico africano, ma anche da una solida cultura classica. 28 anni e discepolo di Rolando Luna, Miguel Angel “Wiwi” García Fernández è uno degli ultimi rappresentanti.

Alla Halle des Chartrons, a Bordeaux, si esibirà da solo, in un repertorio che non è stato reso pubblico… e di cui lui stesso potrebbe non essere a conoscenza! Consigliato comunque ai fan di Bill Evans, Art Tatum, Bud Powell… e Rolando Luna.

2 Qing Li, 5 giugno

Con 30 anni, questo cinese è il più anziano in questo programma “giovani”. Anche quello di maggior successo, poiché è vincitore di numerosi premi internazionali, tra cui il premio Cortot nel 2020, che gli permette di lavorare con gli stessi insegnanti di Lucas Debargue o Alexandre Kantorow all’École Normale de Musique de Paris.

Alla chiesa Notre-Dame di Bordeaux, Qing Li suonerà Liszt e Beethoven: la “Sonata n. 23”, “Appassionata”, nota per essere una delle più impegnative del compositore tedesco. “Ha la perfezione tecnica che l’opera richiede”, assicura Paul-Arnaud Pejouan, “ma ha anche la sensibilità romantica, contrariamente al cliché che vorrebbe che i pianisti cinesi siano tutti virtuosi senz’anima. »

3 Roman Borisov, 7 giugno

Nel 2022, ha stupito il pubblico della chiesa di Notre-Dame. Tutti si aspettano che si confermi nel 2024, a Léognan, nella tenuta di Chevalier, in un programma Schumann-Beethoven-Prokofiev. A soli 21 anni, Roman Borisov è uno degli artisti destinati ad avere una grande carriera internazionale.

Virtuoso, questo giovane russo possiede un’enorme tavolozza di lingue e suoni che gli permette di variare gli stati d’animo nello stesso recital, dando a volte l’impressione di essere sull’orlo dell’improvvisazione. Studente del famoso collegio Hanns Eisler di Berlino, avrebbe dovuto arricchire ulteriormente il suo vocabolario musicale dalla sua ultima visita a Bordeaux.

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