“Libertà e singolarità”, a Dinard, Arielle Dombasle riafferma la sua passione per il cinema inglese e le Olimpiadi

“Libertà e singolarità”, a Dinard, Arielle Dombasle riafferma la sua passione per il cinema inglese e le Olimpiadi
“Libertà e singolarità”, a Dinard, Arielle Dombasle riafferma la sua passione per il cinema inglese e le Olimpiadi
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INCONTRO – L’attrice e cantante presiede la giuria del British and Irish Cinema Film Festival. Un esercizio euforico.

Arielle Dombasle volteggia. Appena ci sediamo, si precipita a chiederci se vogliamo rinfrescarci ed è contenta quando la raggiungiamo per una tisana, esitando ad accenderci una sigaretta. Arrivata martedì a Dinard, l’attrice e cantante presiede quest’anno la giuria del 35° festival del cinema britannico e irlandese, che si conclude questa domenica e che ha inaugurato giovedì, imprevedibilmente, con una piccola melodia lirica.

Al suo fianco siede la sua complice Julie Depardieu, da lei diretta nel suo ultimo film I segreti della principessa di Cadignan, gli attori e attrici Stanislas Merhar, Phoebe Campbell (House Of The Dragon), Oliver Jackson-Cohen (Superficie), Alba Gaïa Bellugi (3xManone) e dei registi Colm Bairéad (La ragazza tranquilla) e Charlotte Colbert. La preponderanza di giovani artisti in questa giuria l’ha deliziata. Appena vede uno dei suoi giovani germogli nel corridoio, interrompe il colloquio per salutarli e informarsi, maternamente, sulla loro giornata.

Insieme dovranno decidere tra sei lungometraggi, metà britannici e metà irlandesi. Storie storiche (Il convertito), isolamento (Settembre dice, veleno, che potrebbero affrontare il sole nascente), conflitto (Abbattili), romantico (Unicorni). Nonostante un programma programmato e le interruzioni, ha confidato Arielle Dombasle Figaro tutto ciò che la settima arte d’Oltremanica le ha ispirato e restituito alla sua memorabile performance sul palco olimpico.

LE FIGARO – Frequenta regolarmente il Festival di Dinard?

Arielle Dombasle. E’ la prima volta. Avevo sentito parlare di Dinard, della sua mitologia: questa città incantata che con questa architettura del secolo scorso, è proprio una città balneare della Belle Epoque. Un luogo infatti, straordinario per luce e ispirazione. Sapevo meno dell’importanza e della qualità di questo festival. Mi piace molto il cinema britannico, quando mi è stato chiesto di presiedere la giuria ho detto di sì! È una selezione molto specifica, guardano un centinaio di film per tenerne solo una decina.

Ti piace l’esercizio delle giurie dei festival?

Assolutamente. Amo tutto ciò che fa sì che il cinema, il grande schermo e i film d’autore continuino ad esistere. Come dice il critico francese Francis Ford Coppola, il suo pensiero su cosa sia il cinema è propriamente francese. È piuttosto unica e, ai suoi occhi, la più rilevante al mondo. È vero che intorno al cinema c’è il fatto di farlo conoscere, di farlo vivere, di celebrarlo, di commentarlo, di analizzarlo, ma anche di appassionarsene, questo è tutto il senso di un festival! I membri della mia giuria sono assolutamente meravigliosi, acuti, colti, talentuosi, alcuni molto inglesi, molto eleganti e il “hype” più all’avanguardia. Una miscela di eccentricità, acutezza e fantasia tipicamente britannica.

Chi sono i tuoi registi inglesi preferiti?

Ridley Scott. Figlio Blade Runner è uno dei miei ricordi più vividi. Adoro David Lean, il suo inebriante Lawrence d’Arabia. Come dimenticare anche il Trainspotting di Danny Boyle? Stephen Frears, Ken Loach, Kenneth Branagh… L’elenco è lungo di questi straordinari artisti che vengono dal Regno Unito. Ho un affetto particolare per i film di genere, Cronenbeg, Tarkowski o Dario Argento. È stato una grande fonte di ispirazione per il mio penultimo film Palazzo di cristallo alieno.

Hai avuto l’opportunità di fare un tour nel Regno Unito?

Sì nel 1983 per la miniserie Notti segrete di William Lace, una coproduzione anglo-americana iniziata negli anni ’50 e proseguita per oltre tre decenni. Siamo state trattate come regine e abbiamo potuto filmare in una tenuta della Corona, con castello e giardini. Mi è piaciuto poter interpretare un personaggio dai 16 ai 40 anni. Erano budget enormi, come quello che fa Netflix in questi giorni. Sul set regnava un senso di derisione, un senso della formula, un’efficienza bonaria e affascinante. Mi piacciono molto gli inglesi.

Quest’estate hai sorpreso con la tua esibizione al concerto tenuto davanti al municipio per accogliere la fiamma olimpica.

Arielle Dombasle durante il concerto parigino di benvenuto all’arrivo della fiamma olimpica a metà luglio.
Abdullah Firas/ABACA

Questo inno olimpico è stato un momento meraviglioso. Ho ricevuto tanto amore, entusiasmo. Mi è stato detto che è stata la notizia più importante per 3 giorni fino al tentativo di omicidio di Donald Trump. Siamo stati anche molto felici di poter girare il video al Museo delle Arti Decorative. Per quanto riguarda il Live per l’arrivo della Fiamma Olimpica, è stato bellissimo!! In totale libertà, canto, danza techno, stile libero e invenzione, assoluta singolarità! Senza sponsor né sussidi! Libertà !!

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