Un programma unico per celebrare la cultura e la musica africana – Oggi il Marocco

Un programma unico per celebrare la cultura e la musica africana – Oggi il Marocco
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Questo evento ha la particolarità di essere fondato dall’Associazione Hmitti per la Cultura e avviato dall’Associazione Le Grand Atlas de Marrakech (AGA) nonché dalla Fondazione del Marrakech Gnaoua Show Festival per il mondo. Il tutto organizzato in collaborazione con il Ministero della Gioventù, della Cultura e della Comunicazione (Dipartimento della Cultura) oltre all’assistenza del consiglio comunale di Marrakech e del consiglio della regione Marrakech-Safi.

Lo Gnaoua Show difende, come spiega il professor Mohamed Knidiri, “l’identità culturale artistica del territorio, contribuendo allo stesso tempo all’influenza culturale e turistica di Marrakech, nonché alla promozione delle risorse dell’economia creativa. Divenuto fin dalla sua creazione un vero e proprio centro di produzione e di sostegno agli artisti, questo festival ha goduto di un crescente successo di pubblico, offrendo allo stesso tempo uno spazio di festa per tutte le generazioni, un luogo di incontro per sollevare dibattiti in un forum, capace di suscitare momenti di convivialità e condivisione. ,” lui continua.
Othman Hmitti, questo artista di talento, sorprende e innova nell’universo a volte tagliato e insolito. Unisce in qualche modo e perfettamente tradizione e modernità. Canta per uomini e donne, per giovani e anziani, per ricchi e poveri, è il bravo figlio dello Gnaoua Show. Lontano dagli scontri e dai riflettori, lavora duro per pronunciare parole benefiche e premurose.
È grazie a questo giovane, al suo duro lavoro e al suo gusto per la perfezione che il pubblico scopre testi compiuti e melodie attente.
Attraverso il suo universo musicale, esprime profondità, sensibilità e nuova originalità nel panorama della scena Gnaoua. Fu all’interno del gruppo Gnaoua Show pour le monde che fece il suo debutto nel canto e nella danza sotto gli occhi del suo paterno Maalem Hasan Aït Hmitti.
Gli artisti e headliner partecipanti a Maalem che mettono in risalto questa settima edizione sono Amine Daoudi, Otman Hmitti, Khaled Sansi, Abdelkader Merchane, Mustapha Bakbou, Moulay Tayeb Edehheibi e infine Mustapha Sam.

Un programma davvero allettante Sul grande palco, un programma intergenerazionale, centinaia di frequentatori del festival saranno lì per il piacere di stare insieme e vivere una settima esperienza indimenticabile in questo grande incontro di musica afro da tutto il mondo. Una sorta di oasi di scoperte e attività ricreative che diventerà il leggendario villaggio dell’Africa subsahariana che propone questo festival nel cuore di Marrakech, capitale della cultura nel mondo islamico nel 2024. Di anno in anno diventa sempre più importante e sempre più professionale in termini di qualità dei servizi. C’è da aspettarsi quindi un altro grande successo per lo Gnaoua Show nel 2024. Altri nomi dovrebbero presto aggiungersi alla programmazione. Salutiamo ovviamente l’iniziativa degli iniziatori che rimangono soprattutto grandi appassionati: l’Associazione Le Grand Atlas (AGA) e il padre e figlio Hmitti.
Convegni e tavole rotonde si svolgeranno alla presenza di professori e ricercatori universitari. Di per sé, la città dell’ocra ha il suo stile Gnaoua che la caratterizza da altre città e da generazioni di Maâlem che hanno lasciato il segno in quest’arte ancestrale e secolare.
La missione di questo festival è contribuire allo sviluppo dell’arte Gnaoua e far conoscere le sue specificità e le sue notevoli risorse, lavorando al contempo sulla sua commercializzazione a livello nazionale e internazionale.
Rituali simili allo Gnaoua del Marocco esistono anche in Algeria (diwan o gnawi algerino), in Tunisia (gli stambali) e in Egitto (gli zār).
Le certe somiglianze tra le pratiche rituali degli Gnaoua e quelle delle confraternite sufi del Maghreb dimostrano una vera parentela spirituale che esclude la tesi del sincretismo secondo cui una religione esterna si sarebbe semplicemente adattata ad una religione dominante. Inizialmente si trattava della costituzione complessa e progressiva di una o più comunità.
Si ricorda che il Comitato intergovernativo per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO ha proceduto, nel 2019, all’iscrizione dell’arte Gnaoua nell’elenco rappresentativo del patrimonio culturale immateriale dell’umanità.

Le varie performance artistiche si svolgeranno nelle seguenti piazze emblematiche:
Piazza Jemaa El Fna
Qzadria
Al centro: “Le stelle di Jemaâ El Fna, Nojoum Jemaâ El Fna”
I dialoghi artistici e le opinioni culturali sulla distinzione della settima stagione del Festival Marrakech Gnaoua Show -2024 saranno realizzati dall’artista e mâalem Othmane Hmitti.

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