Slam: Tiger e Ki-Bongo sul palco dell’IFC

Slam: Tiger e Ki-Bongo sul palco dell’IFC
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Lo scopo di questa programmazione è condividere con il pubblico storie, opinioni ed emozioni. Sotto i riflettori, accompagnato dalla musica soft dello strumentista e cantante Ki-Bongo, Tiger ha utilizzato le sue performance dinamiche e impegnate evidenziando gesti e intonazioni per catturare l’attenzione del pubblico e condividere la sua poesia. Testi di grande impatto e penetranti ma malinconici che sapeva stroncare come una tigre affamata. In questo caso: Zombie, Johanna, A Little Girl Raped, Victims (in omaggio all’Africa), Face to the Heavens e Tell Him You Love Him Before He Leaves.

Artista panafricanista, Tiger ha saputo dare parole ai mali per denunciare i mali che indeboliscono la nostra vita quotidiana e attraverso queste parole è riuscito a trovare alcuni rimedi. “Ho trovato in quest’arte dello slam la facilità di esprimermi, di far emergere ciò che era nascosto. È stato lo slam a scegliermi”, Egli ha detto. E aggiunse: ” In uno dei miei testi ho difeso le cause del Nord Kivu nella Repubblica Democratica del Congo perché quello che sta accadendo in questa parte della RDC è una storia che non è di oggi. Sono un popolo a pieno titolo che subisce atrocità per amore della terra. Penso che sostenere il paese vicino in questa lotta nei nostri vari testi rimanga per noi una lotta insormontabile. Siamo un popolo con la lettera K”, ha spiegato l’artista.

Essendo anche un’occasione per celebrare l’amore e l’amicizia, che sono nel complesso sentimenti profondi di affetto, connessione, devozione e fiducia, Tger è riuscita a toccare il cuore del pubblico con parole autentiche allo stesso tempo poetiche e sensuali. “Seduto, solo nel tuo angolo, il dolore albergato nei recessi della tua anima, il fiume nei tuoi occhi come un vento imperioso che accarezza il verde, la sua assenza accarezza il tuo cuore. Ieri, tra queste quattro mura, hai chiuso la porta con i tuoi occhi, le tue labbra da colibrì posate sulle sue. Il momento non voleva essere rimandato a domani. Le tue due mani accarezzavano la forma del suo corpo, la tua fronte, un cielo che versava gocce di liquidi salati. Tremavi in ​​ciò che speravi, declamò.

Da notare che è stato nel 2014 a Pointe-Noire che Tiger o il tedesco Galate the Wise hanno scoperto lo slam all’interno del club inglese che frequentava. Al suo arrivo a Brazzaville, prosegue il suo percorso aderendo a Styl’Oblique Brazza, associazione di artisti Slam e segna la sua presenza in diversi eventi. La sua prestazione spettacolare a 2e edizione del Festival Internazionale di Poesia Urbana del Congo gli ha permesso di tornare quest’anno per la 3e edizione di Slamouv tenutasi dal 15 al 20 aprile a Brazzaville sul tema “Osare l’impossibile”.

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