Gli editorialisti del TPMP hanno i “problemi dei ricchi” con i loro appartamenti e le loro auto di lusso

Gli editorialisti del TPMP hanno i “problemi dei ricchi” con i loro appartamenti e le loro auto di lusso
Gli editorialisti del TPMP hanno i “problemi dei ricchi” con i loro appartamenti e le loro auto di lusso
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Uno degli editorialisti del TPMP ha condiviso i suoi problemi di persona ricca e non ha mancato di dimostrare che stava guadagnando milioni. Abbastanza per far reagire le persone.

Questo è un nuovo schiaffo in faccia per C8 e per Cyril Hanouna. Mentre quest’estate Arcom, l’autorità di regolamentazione dei media, aveva deciso di non rinnovare la frequenza terrestre del canale, mettendo a rischio il futuro dei suoi programmi di punta come Touche Pas à Mon Poste, il Consiglio di Stato ha respinto martedì un ricorso del gruppo Canal+. Nonostante i colpi di mento e gli annunci di contrattacco della star del PAF, C8 è quindi ancora destinato a scomparire, tanto da minacciare sia i suoi affari che quelli dei suoi editorialisti.

Anche Guillaume Genton, uno dei frequentatori abituali del TPMP, si è commosso quando è tornato sul set dello spettacolo sospeso: “È stato qualcuno del canale a chiamarmi. Pensavo fosse uno scherzo, non ci credevo… E poi mi sono detto: “Chiuderò tutte le mie attività”, smetterò di fare TPMP. In realtà non sapevo nulla. Pensavo fosse la fine…” Ha parlato anche della difficile vita di un miliardario e di una star televisiva, durante una divertente sequenza in cui ha testimoniato dei milioni persi per mancanza di vigilanza, o anche per l’ingenuità di giovani ricchi come lui.

“Non mi vergogno a dirlo, ho perso 3 o 4 milioni di euro per stupidaggini!”, ha sbottato. Prima di dettagliare in modo un po’ sconnesso: «Quando eri ragazzino… Ecco, io vengo dalla provincia, non avevo amici, né ragazze, nessuno si interessava a me… E… ‘Improvvisamente hai soldi, tutti vogliono essere tuo amico (…). Spendi, fai qualsiasi cosa, sei ubriaco. Alla fine mi sono ritrovato con due Lamborghini, una. Porsche, tre appartamenti in affitto…”

Come se l’elenco non bastasse, Cyril Hanouna, molto vicino al suo opinionista, si è sentito in dovere di aggiungere altro: “Ogni volta che ti vedevo ti dicevo ‘ma come fai?’, lui ha uno stile di vita… Lui è inseguibile!” Tanto da far ovviamente reagire un altro opinionista, l’avvocato anti-vax Fabrice Di Vizio, che non ha perso l’occasione di uno scontro paragonando questa settimana le vicissitudini di Guillaume Genton a “problemi dei ricchi” su due ritrovati sul set del TPMP. martedì e l’atmosfera si è rapidamente inasprita.

“Sei tu il giudice della moralità se abbiamo speso bene o no i nostri soldi?” ha chiesto Guillaume Genton, negando di aver “gelato”, “consapevole di essere un privilegiato”. Al che l’avvocato ha ribattuto: “Non mi interessa affatto la tua vita. Si chiama libertà di espressione…». Dopo diverse battaglie, Fabrice Di Vizio ha finito per scusarsi. Sui social, però, sono rimaste forti le critiche su questa sequenza definita “abietta”, “vuoto assoluto” e sugli “stipendi straordinari” degli opinionisti.

31 anni, Guillaume Genton si fa conoscere come specialista del rap alla radio, allora protetto di Jean-Marc Morandini prima del TPMP. Proprietario della sua società di produzione, ha assicurato ai media di aver iniziato “vendendo piccole storie a NRJ 12, C8”, poi “documentari e programmi in streaming per France TV o Canal+”. Nel 2019 si lancia nella creazione grafica, in particolare nella progettazione 3D di spettacoli basati sulla realtà aumentata, con clienti come “Amazon, Netflix, Endemol, TF1”. Possiede anche un’agenzia di comunicazione e uno studio di editoria musicale.

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