vivere nel mondo in modo diverso con Charles Stépanoff

- -
>>

L'antropologo Charles Stépanoff, a Saint-Eliph (Eure-et-Loir), nel 2022. EMMANUELLE MARCHADOUR

“Attaccamenti. Indagine sui nostri legami oltre l’umano”, di Charles Stépanoff, La Découverte, 632 pag., 27 €, digitale 20 €.

Con questa somma di filosofia ed etnologia che è AllegatiL'antropologo Charles Stépanoff, attraverso il suo rigore e la sua originalità, impone la sua voce come una delle più forti in un campo in cui, in Francia, risuonano ancora quelle di Marcel Mauss (1872-1950) e Claude Lévi-Strauss (1908-2009), anche se l'autore si colloca qui piuttosto sotto l'ispirazione di figure contemporanee come Bruno Latour (1947-2022) e Philippe Descola.

Questa ambiziosa indagine “sulle nostre connessioni oltre l’umano” riprende e sistematizza le intuizioni dei suoi studi precedenti, incentrati sullo sciamanesimo (Viaggiando nell'invisibileLa Découverte, 2019) o la caccia (L'animale e la morteLa scoperta, 2021). Gli permettono qui di identificare la personalità di un “predatore empatico” : l'umano. Un essere capace di inseguire un animale per ucciderlo, ma anche l'unico essere vivente ad essere interessato a specie diverse dalla sua. Un essere alla ricerca del dominio sul mondo, certo, ma anche spinto da un urgente bisogno di equità, a differenza delle altre grandi scimmie.

Mentre, a partire da Cartesio, la modernità ha stabilito gli umani come padroni e possessori della natura, appropriazione che ha portato a trattarla come un oggetto, fino a produrre un disastro ecologico, le pagine di questo grande libro ne propongono una ridefinizione. Essere umani significa mantenere un dialogo continuo con paesaggi, animali e spiriti, in cui la domesticazione in tutte le sue forme non si riduce mai a pura dominazione.

Poiché solo l'estrema modernità ha confinato il partner non umano al rango di cosa silenziosa, “distaccato” e passivo, trasformabile a piacimento. Due autori sono citati come origine intellettuale di questa fantasia di sottomissione specifica della modernità, Buffon (1707-1788) e Isidore Geoffroy Saint-Hilaire (1805-1861). Sono loro che hanno considerato il non umano come un materiale malleabile in nome del progresso.

Questo vivere nel dialogo

All'inverso, Allegati si sforza di riportare l'iniziativa al centro dell'attenzione – il“agenzia” – animali e piante che accettano di avvicinarsi agli umani tanto quanto se ne appropriano. Alcune specie invasive, come le “erbacce” o i topi, mostrano addirittura un « antropofilia » – che non viene restituito! Ci sono quindi due partner in questo essere vivente in dialogo e non uno Uomo faber per i quali il mondo equivarrebbe a un pascolo vano dove tutto sarebbe permesso.

Hai ancora il 67,35% di questo articolo da leggere. Il resto è riservato agli abbonati.

-

PREV Caroline Fourest, Corentin Sellin, Melissa Bell nel replay
NEXT Sarah Paulson odia la polvere