Verso una presentazione del bilancio posticipata di otto giorni, una prima volta sotto la Quinta Repubblica – .

Verso una presentazione del bilancio posticipata di otto giorni, una prima volta sotto la Quinta Repubblica – .
Verso
      una
      presentazione
      del
      bilancio
      posticipata
      di
      otto
      giorni,
      una
      prima
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Michel Barnier a Bourget-du-Lac (Savoia), 12 settembre 2024. JEFF PACHOUD/AFP

È uno degli effetti collaterali dello scioglimento dell'Assemblea nazionale e poi della procrastinazione di Emmanuel Macron: per la prima volta sotto la Ve Repubblica, il governo si prepara a non rispettare le scadenze di legge previste per l'esame del bilancio dello Stato da parte del Parlamento. Considerando impossibile dare il suo contributo al progetto di bilancio per il 2025 nei tempi stabiliti dalla legge, Michel Barnier ha deciso di prendersi del tempo. Il nuovo Primo Ministro prevede ora di presentare il progetto di legge finanziaria all'Assemblea nazionale il 9 ottobre, dimenticando la scadenza del 1 ottobreÈ ottobre. “È un percorso che si sta studiando, infatti”L'entourage di Michel Barnier ha dichiarato di Mondo, confermando le informazioni da Politico.

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Ciò crea immediatamente tensioni nei rapporti tra Matignon e i parlamentari, che tuttavia hanno nelle loro mani il destino del futuro governo, data la mancanza di una maggioranza a sostegno di Michel Barnier. “Più a lungo aspettano [à présenter le budget], più il dibattito parlamentare rischia di essere limitato”ha avvertito Eric Coquerel, presidente della Commissione Finanze dell'Assemblea nazionale per La France Insoumise (LFI), all'Agence France-Presse. “Violare una legge organica non rispettando le scadenze è un problema in sé”, Anche Matthias Renault, deputato del Raggruppamento Nazionale (RN) per la Somme, è seccato.

Nei giorni scorsi i presidenti delle commissioni finanze dell'Assemblea e del Senato avevano chiesto che la riunione del 1È ottobre, e ha chiesto di ottenere entro quella data informazioni precise sui crediti assegnati a ciascun ministero. Eric Coquerel aveva addirittura minacciato di venire di persona, martedì, a Matignon per ritirare queste preziose “lettere di massimale”. Per cercare di placare questi decisivi interlocutori, Matignon ha annunciato, lunedì, che avrebbe scritto loro una lettera. E ha promesso di inviare loro finalmente, entro la fine della settimana, l’“estratto”, un opuscolo riassuntivo sulle future spese dello Stato, che la legge normalmente richiede di inviare al Parlamento prima del 15 luglio. Più di due mesi di ritardo annunciati, quindi.

Lo scioglimento ha scosso tutto

Dall'inizio del Ve Repubblica, nel 1958, il calendario di bilancio è particolarmente inquadrato, con un duplice obiettivo. Si tratta di dare ai parlamentari il tempo di discutere approfonditamente questo importante testo annuale. Ma anche di evitare che, per mancanza di un bilancio votato in tempo, il Paese sia ridotto a ricorrere come durante la IVe Repubblica ai “dodicesimi provvisori”, con crediti erogati goccia a goccia, mese per mese, fino al raggiungimento di un accordo globale.

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