PP, PET, PE, PS, PVC… nella giungla degli acronimi

PP, PET, PE, PS, PVC… nella giungla degli acronimi
PP,
      PET,
      PE,
      PS,
      PVC…
      nella
      giungla
      degli
      acronimi
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Le materie plastiche si dividono in tre famiglie principali, tutte a base di petrolio: le termoplastiche, le più diffuse, sono malleabili una volta riscaldate e possono essere rifuse. Gli elastomeri sono deformabili con qualità elastiche e i termoindurenti sono resine che vengono indurite irreversibilmente.

All'interno di ogni famiglia, un numero infinito di polimeri viene spesso miscelato con un'ampia gamma di additivi, a volte dannosi per l'ambiente o la salute, che consentono di modificarne il colore, prevenirne l'invecchiamento, renderli flessibili, aumentarne la resistenza agli urti o ridurne l'infiammabilità.

Ecco le materie plastiche più comunemente utilizzate al mondo e le relative abbreviazioni, come elencate dall'OCSE:

– PP –

La plastica più utilizzata al mondo (16%), sviluppata a partire dalla metà degli anni '50, è il polipropilene (PP), utilizzato per componenti automobilistici e imballaggi alimentari per la conservazione e il riutilizzo, ma talvolta anche per vaschette monouso.

In campo medico, secondo l'OCSE, viene utilizzato per siringhe, suture, camici e principalmente (circa il 90%) per i test Covid.

– PEHD, PEBD –

Secondo l'OCSE, il polietilene ad alta e bassa densità (HDPE o LDPE) rappresentano ciascuno il 12% della plastica utilizzata a livello mondiale.

L'HDPE, derivato dall'etilene, è stato inventato nel 1933 dagli ingegneri inglesi EW Fawcett e RO Gibson della ditta britannica ICI. Viene utilizzato per giocattoli, flaconi di shampoo, tubi, taniche di olio motore e tutti i tipi di oggetti domestici.

L'LDPE, sviluppato successivamente a partire dagli anni '50, è ampiamente utilizzato per realizzare prodotti flessibili come sacchetti e pellicole per l'imballaggio alimentare.

– PVC –

Il cloruro di polivinile (PVC) viene utilizzato principalmente nell'edilizia per infissi, rivestimenti per pavimenti, tubi o isolamento dei cavi.

Secondo l'OCSE, rappresenta complessivamente l'11% degli utilizzi.

Si tratta in particolare del polimero plastico più utilizzato nei dispositivi medici (sacche per infusione, soluzioni medicinali, tubi per respirazione o iniezione).

– P.S. –

Il polistirene (PS), inventato nel 1931 dalla IG Farben, pesa il 5% del totale, utilizzato principalmente per il confezionamento alimentare. Non espanso, è utilizzato per gli yogurt o in edilizia.

Nella sua versione espansa, viene utilizzato per avvolgere il pesce o come isolante nell'edilizia.

In campo medico viene utilizzato per strumenti diagnostici, attrezzature monouso da laboratorio e pipette.

– ANIMALE DOMESTICO –

Il polietilene tereftalato (PET), che rappresenta il 5% del volume mondiale, è la plastica più utilizzata per le bottiglie delle bevande, in versione trasparente (acqua, bibite) o talvolta opaca, per prolungare la conservabilità dei prodotti (latte).

Secondo l’OCSE, si prevede che il PET e il PE utilizzati negli imballaggi “più che raddoppieranno” entro il 2060.

– PUR –

Il poliuretano (PUR), sviluppato nel 1937 da Otto Bayer, si trova sotto forma di schiuma o di materiale rigido e rappresenta il 4% della plastica mondiale.

Viene utilizzato principalmente per l'isolamento dei frigoriferi, come schiuma di imbottitura negli edifici o nei materassi, per adesivi, rivestimenti vari, suole delle scarpe e nei pannelli compositi in legno o nelle tavole da surf.

– ABS, PBT, PTFE, PMMA –

Altri tipi di plastica, che rappresentano il 22% del volume totale, includono l'ABS (acrilonitrile, butadiene, stirene) utilizzato per gli pneumatici, il PBT (polibutilene tereftalato), il PC (policarbonato), il PTFE (politetrafluoroetilene) e il PMMA, altro nome del plexiglass (o polimetilmetacrilato).

– Di origine biologica –

I prodotti biologici, in piena fase di sviluppo, sono realizzati a partire da biomasse come mais, canna da zucchero, grano o altri residui, e non da prodotti petroliferi.

La loro produzione genera meno gas serra rispetto alle plastiche di origine fossile. Il loro volume sta aumentando, ma non così velocemente come quello di altri tipi di plastica, afferma l'OCSE.

– Tessuto in poliestere, poliammide –

Le fibre di poliestere o poliammide (o miscele di polimeri diversi) utilizzate nell'industria tessile rappresentano il 13% della plastica mondiale.

im/ngu/ico/nth

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