ecco le nuove norme del Codice della Strada

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Un decreto del 27 novembre 2024 chiarisce e regolamenta meglio l'uso dell'illuminazione delle biciclette. Fine dei lampeggianti e legalizzazione degli apparecchi di illuminazione: facciamo il punto sulle nuove norme del Codice della strada.

Sfocata di ciclisti attraversano la città illuminata.Sfondo.

Insomma:

  • Il decreto n. 2024-1074 del 27 novembre 2024 modifica il codice della strada in materia di illuminazione delle biciclette.
  • Le luci anteriore e posteriore ora dovrebbero essere fisse e non lampeggiare.
  • Le normative ora regolamentano meglio l'illuminazione fissata direttamente all'attrezzatura del ciclista.

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il decreto n. 2024-1074 del 27 novembre 2024 che modifica il codice della strada per gli EDPM e i cicli. Un decreto che fa più chiarezza sull'uso dell'illuminazione, dei fanali e delle luci delle biciclette.

Prima modifica, ora è chiaramente vietato l'uso delle luci lampeggianti sulla bicicletta, anche quelle posteriori. Fino ad ora era necessario fissare solo l'illuminazione anteriore, mentre la luce posteriore poteva lampeggiare. Non è più così. Una misura che sarà sicuramente ben accolta in città, perché queste luci lampeggianti tendono ad abbagliare fortemente il ciclista che le segue.

D'altra parte, questa modalità di illuminazione posteriore è ampiamente utilizzata su strada e offre una visibilità migliore rispetto a una luce fissa. Ciò consente anche di massimizzare l'autonomia dell'illuminazione. Ma al legislatore certo non interessa molto. In primo luogo, le normative non cambiano. Il faro deve essere a luce fissa il cui colore va dal bianco al giallo.

Illuminazione delle apparecchiature meglio supervisionata

Il Codice della Strada ora regolamenta meglio le luci aggiuntive come quelle attaccate ai caschi, alle borse o ai giubbotti. Le luci dei freni sono quindi ufficialmente omologate, anche se indossate dal ciclista. Li troviamo, ad esempio, su caschi come l'Abus HYP-E dotati di tecnologia dell'azienda francese Overade.

Lo stesso vale per gli indicatori utilizzati per segnalare i cambiamenti di direzione. Questi possono anche essere portati sul ciclista. Tieni presente, tuttavia, che non possono integrare un dispositivo già collegato alla bicicletta. Le bici con indicatori integrati sono ancora rare; recentemente ci siamo imbattuti nell'Ellipse E2 ST.

Contravvenire a queste norme espone i ciclisti ad una multa fissa di 11 euro. Una cosa è certa, è meglio non trascurare la propria visibilità mentre si pedala. È meglio essere troppo visibili che non abbastanza.

Fonte: Frandroid

  • Pubblicato il 10 dicembre 2024

Giornalista in bicicletta, espatriato nel Luberon. Convinto di essere un cecchino spiritoso, che non manca mai il bersaglio.


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