“Non posso permettermi di giocare con loro…” ha confidato Tony Périou prima di indossare i guanti. Senza menzionarli, il portabandiera del ciclocross bretone si riferiva ai rappresentanti della nuova ondata che sognavano segretamente di slegarlo dal suo piedistallo sul sito del Corniguel a Quimper. Per usare il suo vocabolario, quello che allora era solo tre volte campione della Bretagna d'élite non è rimasto proprio in gioco: dal primo giro, dal primissimo colle, l'ex campione francese speranzoso della specialità (nel 2017 a Lanarvily) ha mandato tutti sui set. Grazie, arrivederci e ci vediamo l'anno prossimo!
Un obiettivo in mente
Per una cinquantina di minuti, senza il minimo granello di sabbia tra i raggi della sua bella macchina, il crossman del VCP Loudéac ha dato lezione e si è svolto prima di concedersi una celebrazione come Mathieu van der Poel o Remco Evenepoel, la Meno Torre Eiffel. “Ci ho pensato prima della partenza, ho pensato che fosse un bel modo per ringraziare i miei sponsor”, ha sorriso l'ormai quattro volte campione di Bretagna (come Morbihannais Matthieu Boulo) che, come sperava con il suo allenatore, sta lentamente prendendo slancio. A differenza della scorsa stagione, quando vinse la classifica generale della Coupe de France prima di soffrire un po' e ammalarsi prima della corsa per la maglia tricolore (a Camors), il Finistère ha rivisto la sua copia: ha, questa volta, un solo obiettivo in mente : il campionato francese a Pontchâteau (12 gennaio).
Tutto ciò che viene prima, come questi tre round della Coppa del Mondo che disputerà prima e durante le vacanze, costituiscono solo punti di passaggio verso le sue ambizioni nazionali nella Loira Atlantica. “Ecco, sogno un podio. Qualunque cosa accada, mi sarei dato i mezzi”, ha aggiunto il numero 1 bretone, consapevole che una prestazione di alto livello contro l'élite francese aprirebbe le porte alla squadra francese per i Mondiali di Liévin (2 febbraio).
Louis Tanguy mantiene le sue promesse
Non molto lontano dalla sua Bretagna o nel Pas-de-Calais, potrà contare sull'appoggio dei suoi delfini di Quimper. Primo tra tutti Louis Tanguy, incoronato campione delle speranze bretoni nonostante una foratura, non ha nascosto una certa forma di ammirazione per l'uomo che aveva appena messo due minuti ai suoi occhi. “Tony, è un po’ come il mio modello, è ancora nella top 5 in Francia. Dato che vado a scuola a Lesneven, a volte ho l'opportunità di allenarmi con lui, mi dà consigli. Evidentemente ti viene voglia di essere come lui”, ha ammesso il promettentissimo crossista di Ponthou (vicino a Morlaix) lasciando intendere che non aveva nemmeno provato a mettersi al volante del futuro campione per evitare di “bruciargli le ali”. Il Bretillien (di Comblessac) Paul-François Jutel, terza, seconda speranza e rivelazione di questa edizione, ci ha provato… ma ha avuto problemi. “Sono partito bene, purtroppo Tony (Périou) è tornato rapidamente. Ancora una volta è stato semplicemente imprendibile”, ha sussurrato con ammirazione anche il crossman del nuovo club “Vélo Plaiz”.
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