Tadej Pogacar sta schiacciando la stagione 2024 e lo sloveno è entrato nei libri di storia dalla porta principale quest’anno. Autore di una monumentale doppietta Giro-Tour de France, è stato poi incoronato campione del mondo su strada più di una settimana fa a Zurigo, dopo un attacco pazzesco a 100 chilometri dall’arrivo. Sabato scorso ha vinto il Tour d’Emilie, la sua 23esima vittoria stagionale. Lo sloveno continua ad avere una serie di successi e inevitabilmente su di lui si accumulano i sospetti legati al doping. Christian Prudhomme, direttore del Tour de France, ha parlato su La Dépêche du Midi di Pogi e di doping, sostenendo di non saperne nulla. D’altro canto ha elogiato lo sloveno per il suo lato show e per lo spettacolo che offre durante le gare.
Gli elogi di Prudhomme per Pogacar
“Ho notato che offre prestazioni piuttosto impressionanti nelle competizioni ciclistiche, a tappe o in giornata. Ritroviamo quello che abbiamo conosciuto, cioè campioni presenti dall’inizio alla fine della stagione e con questa voglia di vincere tutto; il che lo fa somigliare a Eddy (Merckx) ma anche a Bernard (Hinault)… Per anni ho sentito Bernard dire: ‘i ragazzi devono riscoprire il senso del gioco, devono divertirsi’. Esattamente quello che fa Pogacar“, ha confidato Christian Prudhomme, impressionato dallo spettacolo di Pogacar, che non perde occasione per attaccare in vista di una vittoria prestigiosa. Martedì sarà al via delle Trois Vallées Varésines prima di fare il Giro di Lombardia, sabato.
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Per riassumere
Tadej Pogacar sta schiacciando la stagione 2024 e lo sloveno è entrato nei libri di storia dalla porta principale quest’anno. Autore di una monumentale doppietta Giro-Tour de France, è stato poi incoronato campione del mondo su strada più di una settimana fa a Zurigo, dopo un attacco pazzesco a 100 chilometri dall’arrivo.