Covid-19: il colosso farmaceutico AstraZeneca ritira dalla vendita il suo vaccino di fronte al “calo della domanda”

Covid-19: il colosso farmaceutico AstraZeneca ritira dalla vendita il suo vaccino di fronte al “calo della domanda”
Covid-19: il colosso farmaceutico AstraZeneca ritira dalla vendita il suo vaccino di fronte al “calo della domanda”
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Il colosso farmaceutico britannico AstraZeneca ha annunciato mercoledì 8 maggio il ritiro dalla vendita del suo vaccino contro il Covid-19 Vaxzevria, uno dei primi immessi sul mercato durante la pandemia, citando un calo della domanda.

In un comunicato stampa pubblicato questo mercoledì 8 maggio, il laboratorio Astrazeneca segnala a “Eccedenza vaccinale aggiornata” di fronte alle diverse varianti del virus e a “calo della domanda di Vaxzevria, che non viene più prodotto né distribuito”. Una fonte vicina ad Astrazeneca ha sottolineato all’AFP che non esiste “non ho vendite da un po’”.

Tre miliardi di dosi distribuite nel mondo

Perciò, “AstraZeneca ha preso la decisione di avviare la revoca dell’autorizzazione all’immissione in commercio per Vaxzevria in Europa”indica il gruppo farmaceutico britannico che precisa “Collaborare con altri regolatori in tutto il mondo per avviare il ritiro delle autorizzazioni all’immissione in commercio per Vaxzevria laddove non è prevista una futura domanda per il vaccino”. Nel suo comunicato Astrazeneca dice di volere “concludere questo capitolo”.

“Siamo incredibilmente orgogliosi del ruolo che Vaxzevria ha avuto nel porre fine alla pandemia”aggiunge Astrazeneca nel suo comunicato stampa, affermandolo “Secondo stime indipendenti, solo nel primo anno di utilizzo sono state salvate più di 6,5 milioni di vite umane” siero, “e più di tre miliardi di dosi sono state distribuite nel mondo”.

Diversi intoppi

Se gli utili di Astrazeneca sono balzati del 21% su base annua nel primo trimestre, trainati soprattutto dalle vendite oncologiche, il gruppo segnala da mesi un costante calo delle vendite di farmaci legati al Covid – proprio come la sua rivale GSK, che era stata in gran parte rimasti indietro nella corsa per sviluppare un vaccino.

Questo vaccino, uno dei primissimi sul mercato anche se i sieri non erano la specialità di Astrazeneca, aveva subito diversi intoppi, compreso il via libera alla commercializzazione che negli Stati Uniti non è mai arrivato. Ha riscontrato problemi di parto anche in Europa, oltre al sospetto di un aumento del rischio di trombosi a seguito di diversi decessi.

Il Regno Unito, che prima si era affidato al Vaxzevria all’inizio della campagna di vaccinazione anti-Covid, lo ha poi sostituito con sieri concorrenti, Pfizer-BioNTech e Moderna, entrambi con Rna messaggero, nei Paesi europei.

Astrazeneca ricorda regolarmente che le autorità di regolamentazione e i diversi stati che hanno autorizzato il vaccino lo hanno stimato “i benefici della vaccinazione superano di gran lunga i rischi di effetti collaterali estremamente rari”.

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