La “preferenza nazionale” sistematica è “contraria alla Costituzione”, secondo Laurent Fabius

La “preferenza nazionale” sistematica è “contraria alla Costituzione”, secondo Laurent Fabius
La “preferenza nazionale” sistematica è “contraria alla Costituzione”, secondo Laurent Fabius
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Quasi un mese dopo che il Consiglio Costituzionale aveva respinto la richiesta repubblicana di un referendum sull’immigrazione, il suo presidente, Laurent Fabius, ha annullato questa decisione. Ricordiamo che il partito di destra ha avviato questo approccio a gennaio con l’obiettivo di riformare l’accesso alle prestazioni sociali per i migranti. Perché le misure in questa direzione, che erano state integrate nella legge sull’immigrazione, erano state censurate dal Consiglio costituzionale. La legge è stata successivamente promulgata, senza tali misure, da qui la volontà della LR di farlo “Finalmente dare voce ai francesi” che non sono mai stati consultati “in materia di immigrazione”, dice Éric Ciotti, il capo del partito.

Laurent Fabius ricorda la proposta di referendum di LR “condizionata la fruizione delle prestazioni sociali per gli stranieri extracomunitari in situazione regolare alla residenza di almeno cinque anni, ovvero all’affiliazione di almeno trenta mesi per un’attività professionale”. Oro, “una durata così lunga non poteva essere accettata”, spiega in un’intervista al giornale Il mondo.

Sul fatto, “la Costituzione non impedisce che la fruizione di alcune prestazioni sociali a favore degli stranieri in situazione legale sia subordinata ad una condizione di durata del soggiorno o dell’attività, ma tale durata non può privare le persone svantaggiate di una politica di solidarietà nazionale”, ha insistito l’ex primo ministro socialista.

In conclusione, i Saggi ritenevano che le misure proposte dalla destra comportassero a “danno sproporzionato” ai diritti alla protezione sociale degli stranieri in situazione legale, da qui il rigetto della loro richiesta di referendum.

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Nessuno spazio per la “preferenza nazionale”

In questa intervista, Laurent Fabius si è concentrato sulla nozione di “ preferenza nazionale “. Chiamato anche “ priorità nazionale », si propone di riservare servizi ai francesi, in particolare riguardanti l’accesso al lavoro, all’alloggio, all’assistenza sociale, ecc. “Il Consiglio ha confermato che la protezione sociale non si applica solo alle persone di nazionalità francese, ma a tutte le persone che risiedono legalmente in Francia”, respingendo questa tesi, secondo il presidente dell’istituzione.

Questa tesi è anche al centro del programma del Rally Nazionale. Ma “non rientra nei miei compiti commentare il programma di questo o quel movimento politico”, ha avvertito Laurent Fabius. E per aggiungere:

“Mi limiterò a dire, poiché è costante, che la preferenza nazionale – applicata sistematicamente – è contraria alla Costituzione”.

Il presidente del Consiglio costituzionale ribadisce inoltre che l’ “la politica migratoria non è materia soggetta a referendum diretto ai sensi dell’articolo 11 della nostra Costituzione”, contrariamente a ciò che Marine Le Pen vorrebbe fare se arrivasse al potere. Se si volesse rivedere la Costituzione su questo punto, ciò potrebbe avvenire solo secondo l’unica procedura di revisione prevista, vale a dire il suo articolo 89, che implica inizialmente l’accordo delle due assemblee sullo stesso testo. lui crede.

(Con AFP)

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