Calcio: perché la partita Israele-Francia di questo giovedì sera ci riporta agli anni del Covid?

Calcio: perché la partita Israele-Francia di questo giovedì sera ci riporta agli anni del Covid?
Calcio: perché la partita Israele-Francia di questo giovedì sera ci riporta agli anni del Covid?
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Trasferita a Budapest a causa del contesto geopolitico in Medio Oriente, la partita Israele-Francia valida per la terza giornata di qualificazione della Nations League è in programma questo giovedì sera alla Boszik Arena.

Se qualcuno riuscirà a compiere il viaggio per sostenere gli azzurri che si avviano verso una nuova era dopo le rinunce che hanno segnato questi ultimi mesi (Hugo Lloris, Raphaël Varane, Steve Madanda, Antoine Griezmann, Karim Benzema), i vice-campioni del mondo giocheranno davanti a tanti spazi vuoti sugli spalti. Un ambiente che non sperimentavano dai periodi di reclusione legati al Covid-19, tra il 5 settembre 2020 e il 2 giugno 2021, dove hanno giocato dodici delle quindici partite a porte chiuse.

Già un precedente contro Israele nel 2003

La storia delle partite trasferite tra le due nazioni ha già avuto un precedente. Nel 2003 la federazione israeliana scelse poi la Sicilia e lo stadio del Palermo per ospitare l’incontro di qualificazione per Euro 2004 organizzato in Portogallo. I Blues, allora guidati da Jacques Santini, vinsero (2-1, gol di David Trézéguet e Zinedine Zidane) in un clima di tensione e sicurezza, davanti a circa 4.000 spettatori, pochi giorni dopo aver distrutto Malta (8-0). nell’allegria dello stadio Félix-Bollaert, di Lens (40.775 spettatori).

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