(Tokyo) Una piccola cittadina giapponese vicino al Monte Fuji ha deciso di erigere un’alta recinzione per fermare l’afflusso di turisti stranieri, che a volte mostrano cattive maniere, in un luogo molto frequentato per fotografare il famoso vulcano.
Inserito alle 6:37
La città di Fujikawaguchiko prevede di iniziare la prossima settimana la costruzione di una rete alta 2,5 metri e lunga 20 metri.
“È deplorevole che siamo costretti a farlo, perché alcuni turisti non rispettano le regole”, ha spiegato venerdì all’AFP uno dei funzionari della città, lamentandosi in particolare dei rifiuti abbandonati dai turisti o di ulteriori violazioni del codice della strada.
Si tratta dell’ultima decisione shock presa in Giappone per combattere gli effetti dell’overtourism, dopo la recente chiusura di alcuni vicoli nel quartiere delle geishe a Kyoto, o l’accesso a pagamento e limitato al Monte Fuji da quest’estate.
Più di tre milioni di visitatori stranieri sono entrati in Giappone a marzo, un record mensile assoluto per il Paese, che era stato a lungo chiuso al turismo internazionale durante la pandemia di COVID-19.
Il Monte Fuji, la vetta più alta del Giappone (3776 m), può essere fotografato da molte località di Fujikawaguchiko o altrove.
Ma il punto di vista che verrà ostruito è particolarmente ambito da alcuni turisti, perché appare sullo sfondo dietro un minimarket Lawson, una catena onnipresente nell’arcipelago.
A causa di questo accostamento visivo, “la reputazione di questo luogo, molto giapponese, si è diffusa sui social network, rendendolo un luogo popolare per la fotografia”, ha spiegato un funzionario della città intervistato dall’AFP, che ha chiesto l’anonimato.
Dopo il fallimento delle campagne di prevenzione, con segnaletica e perfino agenti di sicurezza, il comune ha deciso di ricorrere a mezzi maggiori, come ultima risorsa.
Questa decisione mira anche a proteggere una clinica odontoiatrica vicina, il cui parcheggio è sotto attacco e che ha addirittura trovato turisti che salivano sul tetto per scattare foto, secondo il funzionario comunale, che precisa che questa misura radicale sarà mantenuta finché la situazione non migliorerà .
Il problema dell’eccessivo turismo e dei suoi danni all’ambiente ha recentemente portato Venezia in Italia a far pagare 5 euro per l’ingresso alla città, patrimonio mondiale dell’UNESCO.