Nonostante le previsioni ottimistiche di crescita economica per la Tunisia, stabilite dalla Banca Mondiale (BM), le sfide persistenti continuano a pesare sullo sviluppo economico del paese.
Secondo il rapporto economico della Banca Mondiale per il Medio Oriente e il Nord Africa, intitolato “Conflitto e debito nella regione”, la Banca Mondiale ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita del PIL per la Tunisia, al 2,4% nel 2024, rispetto al 3% annunciato nel gennaio 2024 seguito da tassi simili del 2,3% nel 2025 e nel 2026.
Crescita stabile
Questa crescita è attribuita ad un ipotetico alleviamento dell’attuale siccità e a condizioni di finanziamento leggermente più favorevoli. Permangono sfide strutturali, tra cui la scarsità idrica, l’incertezza sul finanziamento del debito e la mancanza di dinamismo nell’attuazione delle riforme economiche.
Per quanto riguarda il deficit di bilancio, anche se previsto in leggera diminuzione al 6,1% del PIL nel 2024, rispetto al 6,7% nel 2023, rimane una delle principali cause di preoccupazione. Le riduzioni dei sussidi e dei salari, nonché i moderati aumenti delle entrate fiscali, contribuiscono a questo miglioramento, ma il fabbisogno finanziario lordo aumenta a causa del servizio del debito estero, che rappresenterà il 16,1% del PIL nel 2024.
Inoltre, si prevede che l’inflazione rimanga elevata, raggiungendo il 7% nel 2024, per poi diminuire gradualmente negli anni successivi. Questa situazione potrebbe avere un impatto sul potere d’acquisto delle famiglie e richiedere un’azione politica adeguata per mitigarne gli effetti dannosi.
La Banca Mondiale prevede inoltre la stabilità del disavanzo delle partite correnti al 2,4% del PIL nel 2024, sostenuto dalla continua crescita delle entrate turistiche. Tuttavia, il persistere della siccità potrebbe mettere in discussione queste proiezioni, incidendo negativamente sull’agricoltura e sulla bilancia commerciale.
Un PIL pre-Covid-19 nel 2024
La Banca Mondiale stima inoltre che il prodotto interno lordo (PIL) reale della Tunisia tornerà al livello pre-Covid-19 nel 2024, quattro anni dopo l’inizio della pandemia.
Inoltre, un aumento della povertà è stimato all’1,5% sulla base della soglia di povertà del reddito medio-basso, evidenziando le sfide persistenti allo sviluppo economico e sociale.
Sebbene le previsioni di crescita economica offrano un certo ottimismo per il futuro della Tunisia, le riforme strutturali e una gestione prudente delle finanze pubbliche rimangono essenziali per superare le sfide persistenti e garantire uno sviluppo economico sostenibile.