Il ministro dell’Interno tedesco Nancy Faeser non aveva buone notizie da annunciare martedì mattina mentre descriveva dettagliatamente le statistiche sulla criminalità dell’anno scorso. Le autorità hanno registrato 5,941 milioni di reati, con un aumento del 5,5% rispetto al 2022 e del 9,3% rispetto al 2019, l’ultimo anno prima della pandemia di Covid-19. La percentuale degli imputati stranieri è aumentata del 17,8% a circa 923.000, quella dei tedeschi è aumentata dell’1% a 1,32 milioni. Cifre sulle quali il partito di estrema destra AfD (Alternative für Deutschland), la seconda forza del paese, intende cavalcare.
“Non c’è mai alcuna giustificazione per la violenza. In questo ambito il mio motto è inequivocabile: tolleranza zero”: il ministro socialdemocratico dell’Interno gioca la carta della fermezza. Raccomanda espulsioni più sostanziali degli stranieri che commettono crimini. Ciò significa “un conseguente intervento della polizia” e “procedure rapide, condanne e sentenze concrete”, ha proseguito. Gli stranieri condannati dovrebbero lasciare la Germania “molto più rapidamente di quanto fatto finora”, ha insistito, auspicando un’accelerazione delle procedure, sottolineando anche l’importanza delle misure preventive.
2023, primo anno senza Covid
Che le persone provenienti da altri paesi siano “in linea di principio più criminali (…) questo non è vero”, ha osservato il capo della polizia giudiziaria tedesca (BKA), Holger Münch, chiedendo soprattutto una migliore integrazione. L’aumento complessivo della criminalità è legato anche alla rimozione delle restrizioni dovute al Covid-19. Il 2023 è il primo anno in cui la vita pubblica è tornata in gran parte alla normalità. Ciò spiegherebbe in parte anche l’aumento del numero di giovani delinquenti osservato lo scorso anno, secondo il rapporto che parla di “tipici effetti di recupero”.
L’estate scorsa Berlino aveva annunciato la sospensione dell’accoglienza volontaria dei richiedenti asilo provenienti dall’Italia a causa “della forte pressione migratoria verso la Germania”. A novembre sono state adottate una serie di misure volte ad arginare i flussi migratori irregolari e a inasprire la politica di asilo.
