Assenteismo nelle aziende in calo nel 2023, secondo due studi

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Solo il 22% delle interruzioni del lavoro sono state collegate alla contaminazione da Covid-19 nel 2023, rispetto al 43% nel 2022.

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Pubblicato il 08/04/2024 17:50

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Il tasso di assenteismo nelle aziende francesi diminuisce nel 2023 rispetto al 2022, secondo due studi pubblicati l’8 aprile 2024 (foto illustrativa). (RICHARD VILLALON / MAXPPP)

Il tasso di assenteismo nelle imprese francesi diminuisce nel 2023 rispetto al 2022, a causa di un calo delle interruzioni dovute al Covid-19, secondo due studi pubblicati lunedì 8 aprile. Il tasso misura il numero di giorni di assenza rispetto al totale dei giorni lavorati: era pari al 5,64% nel 2022 ed è sceso al 5,06% lo scorso anno.

Solo il 22% delle interruzioni del lavoro erano legate alla contaminazione da Covid-19 nel 2023, rispetto al 43% nel 2022. Malattie ordinarie, stanchezza e cattive condizioni di lavoro hanno riconquistato il primo posto nella classifica delle cause di assenteismo.

Questi risultati si basano su uno studio statistico sulle assenze effettuato su un perimetro di oltre un milione di dipendenti con contratto a tempo indeterminato o determinato dal 2020 al 2023 dalla società di consulenza Diot-Siaci, e su un’indagine dell’istituto Ifop effettuata tra un campione rappresentativo di 3.000 dipendenti riguardo al motivo del congedo per malattia.

Il calo degli stop è meno marcato per i 25-34enni rispetto alle altre categorie di età. È inoltre più forte per i contratti a tempo determinato rispetto a quelli a tempo indeterminato. A livello settoriale, l’industria ha registrato un calo più marcato rispetto ai servizi, ai trasporti o alla logistica.

La durata media delle interruzioni è aumentata di oltre due giorni, in particolare a causa della riduzione delle interruzioni brevi, in gran parte legate alla variante Omicron del Covid-19. In diminuzione la quota dei dipendenti assenti almeno una volta nel corso dell’anno (38% contro il 45% dell’anno precedente).

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