Le esportazioni di Bruxelles hanno registrato un aumento significativo negli ultimi cinque anni, ha annunciato lunedì il segretario di Stato per il Commercio estero, Ans Persoons (Vooruit).
Tra il 2019 e il 2022 le esportazioni di beni sono aumentate del 25,9%. L’anno 2020, segnato dalla pandemia di Covid-19, ha visto un calo del 5,5% prima di una netta ripresa nel 2021 (+10,2%) e un balzo molto significativo nel 2022 (+20,8%). Nella prima metà del 2023 sono stati venduti all’estero 6 miliardi di euro di beni provenienti dalla Regione della Capitale, in aumento del 37% rispetto allo stesso semestre del 2022.
“Bruxelles è ora pienamente sulla mappa economica internazionale. Durante questa legislatura abbiamo lavorato sul marketing attrattivo delle città e abbiamo aperto le Case di Bruxelles mettendo in risalto i nostri prodotti e la nostra competenza. Anche i nostri consulenti economici all’estero hanno svolto un ruolo importante e vedranno ampliata la loro missione negli anni a venire“, ha commentato il Segretario di Stato, in un comunicato stampa.
Hub.bruxelles all’estero
Hub.brussels dispone di 33 uffici all’estero che supportano le aziende brussellesi che esportano i loro beni, servizi e competenze all’estero e fungono da primo punto di contatto per potenziali investitori a Bruxelles.
Nel corso della legislatura che si sta concludendo sono stati aperti cinque nuovi posti: a Rabat, San Paolo, Copenaghen, Ramallah e Ginevra. Il 19 marzo è stata ufficialmente inaugurata la nuova sede svizzera. Secondo la signora Personns, la Svizzera è ora al 7° posto nelle esportazioni di beni da Bruxelles.
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Alcuni posti chiuderanno quest’anno: Tunisi, Beirut, Colonia e Pechino. La difesa degli interessi locali sarà ripresa estendendo l’area di mandato di altri posti nella regione e cooperando con rappresentanti economici valloni e fiamminghi.
Per il 2025 sono già previste due nuove aperture: Vienna e Dubai.
Belga – Foto: Belga