Il visionario regista di “Twin Peaks” e “Mulholland Drive” è morto di enfisema all’età di 78 anni. Il regista Steven Spielberg, che gli ha assegnato un ruolo piccolo ma che ruolo in “The Fabelmans”, gli ha reso omaggio.
Il mondo del cinema sotto choc. Uno dei suoi più grandi supereroi, il visionario regista David Lynch è morto all’età di 78 anni. Era malato da molti mesi, affetto da enfisema, una grave malattia polmonare che alla fine gli ha tolto la vita. Molti registi gli hanno reso omaggio, da James Gunn (“Guardiani della Galassia”) ad Ali Abbasi (“L’Apprendista”), incluso Juan Antonio Bayona (“Il Cerchio della Neve”). Ma l’omaggio più bello, più forte, più simbolico è sicuramente quello di Steven Spielberg. Il regista di “Indiana Jones”, “ET” e “Jurassic Park” gli aveva affidato un ruolo sublime in “The Fabelmans”, il suo personalissimo film sul suo amore per il cinema, quello del leggendario regista John Ford.
Il resto dopo questo annuncio
Così è stato uno dei primi a reagire, non appena la triste notizia è diventata nota, nelle colonne di “Variety”. “Ho adorato i film di David. “Blue Velvet”, “Mulholland Drive” e “Elephant Man” lo hanno identificato come un singolare sognatore e visionario che ha realizzato film che sembravano fatti a mano”, ha affermato in una nota. “Era uno dei miei eroi. In “The Fabelmans”, David Lynch ha interpretato un altro mio eroe. Era surreale e sembrava la scena di uno dei suoi film. Al mondo mancherà una voce originale e unica. I suoi film hanno già superato la prova del tempo e lo faranno sempre. »