In Per amoreIl suo nuovo film, uscito nelle sale il 15 gennaio, Cécile de France ritrae i tratti di una madre pronta a tutto per i suoi figli. Un ruolo necessariamente complicato per l’attrice 49enne, legata da molti anni con Guillaume Siron e madre di due figli. Un nuovo ruolo sorprendente nell’eclettica e ricchissima filmografia dell’attrice belga, originaria di Namur e che ha girato con i più grandi, da Cédric Klapisch a Clint Eastwood passando per i fratelli Dardenne.
Se si rifiuta di rivelare i nomi dei suoi figli, Cécile de France si è già espressa in passato sull’argomento, e in particolare sulla possibilità o meno di vederli seguire le sue orme diventando a loro volta attori. “Non ne ho idea. Ma se lo vogliono, non li scoraggerò. Quando erano più piccoli, riuscivo sempre a portarli sul set. È troppo doloroso lasciarli. Non abbiamo figli quindi non li vediamo”ha spiegato in un’intervista alla rivista Elle.
Cécile de France non ha alcun legame con l’aristocrazia
Piuttosto discreta riguardo alla sua vita privata, l’attrice, che ha rifiutato di interpretare la moglie di Brad Pitt in un film di successo, è intrigante anche per via del suo nome unico, che potrebbe far pensare che provenga da una famiglia dell’aristocrazia europea. L’attrice porta infatti lo stesso nome della principessa Cécile di Francia, contessa di Tripoli, figlia di Filippo I, re di Francia, nata nel 1097 e morta nel 1145. In un’intervista concessa a Madame Figaro lo scorso dicembre, il principale interessato voleva mettere fine alle voci. “Non so da dove venga il mio nome. Non ho analizzato il mio albero genealogico, ma Posso dirti che non ho niente a che fare con l’aristocrazia belga“spiega.
Cécile de France proviene da una famiglia borghese e i suoi genitori erano insoliti, nudisti e anarchici, come ha già spiegato in un’intervista. “I miei genitori gestivano un bar, vivevano in un complesso residenziale e attraversavano lunghi periodi di disoccupazione. Erano giovani, un po’ anarchici e molto aperti. Hanno subito visto che il teatro mi faceva vibrare, mi rendeva felice. Hanno creduto in me e ho potuto seguire moltissimi corsi di teatro amatoriale durante la mia adolescenza”lei ricorda.