“Quello che sappiamo meno di lui…”

“Quello che sappiamo meno di lui…”
“Quello che sappiamo meno di lui…”
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Dopo essere sfuggito a un tentativo di omicidio, Franck Lazarev deve trovare sua moglie Leo rapita da un misterioso gruppo di uomini armati. È coinvolto nel suo passato e immerso in un affare di stato che sfugge al suo controllo.”: ecco il riassunto diAlla vitail thriller di Rodolphe Lauga uscito il 10 gennaio su Netflix e in cui Guillaume Canet è il protagonista. Il padre dei figli di Marion Cotillard, Louise e Marcel (7 e 13 anni), è quindi nel pieno di una maratona promozionale e ha parlato ai colleghi di AlloCiné della sua carriera.

Ed è difficile riassumere la lunga carriera di Guillaume Canet nella professione. A 51 anni può vantarsi di essere stato davanti e dietro la macchina da presa e di aver preso parte ad avventure grandiose. Possiamo in particolare citare Giochi per bambini di Yann Samuell (2003)Buon Natale di Christian Carion (2005), Non dirlo a nessuno da lui diretto (2006), Insieme è tutto di Claude Berri (2007), I piccoli fazzoletti nel 2010, Io e Cézanne di Daniele Thompson nel 2016, Il grande bagno di Gilles Lellouche nel 2018 e Nel nome della terra Édouard Bergeron nel 2019 tra molti altri.

Anthony Bajon (In nome della terra) elogia Guillaume Canet

In questo film, Guillaume Canet accanto ad altri attori come Anthony Bajon. Durante l’intervista rilasciata da Guillaume Canet ad AlloCiné, l’attore 51enne ha guardato un video in cui la sua ex compagna dice tutto ciò che pensa del cineasta. E secondo lui, senza dubbio, Guillaume Canet è sottovalutato nella professione : “Non so se Guillaume sia riconosciuto per il suo vero valore nella professione, lo è qualcuno che ha un’ottima reputazione, che è molto rispettato, ma penso che sento che potrebbe essere migliorato. Ho l’impressione che sia qualcuno che fa grandi cose, che si coinvolge davvero nei ruoli, che sa fare buon cinema..” Spiega in particolare di non essersi posto alcuna domanda per aiutarlo a realizzare il suo cortometraggio: “Dovresti sapere che in quel momento non lo lesse, non fece nulla. Mi ha detto: ‘Sai una cosa? Produrrò il tuo film. Non sapeva assolutamente di cosa si trattasse e quello è Guillaume! Ecco perché parlo di una costa dell’amore e di una costa che potrebbe essere ancora più grande perché in fondo Guillaume è questo, è quello che sappiamo meno di lui e di me. Gli devo molto” ha continuato prima di concludere con “è un grande uomo”.

Queste parole sono arrivate dritte al cuore di Guillaume Canet che si è affrettato a rispondere, non senza emozione, all’uomo in cui vede un grande futuro nel cinema: “Per prima cosa gli dirò un grande grazie, digli che ovviamente la cosa mi tocca. Ho una grande ammirazione per lui, trovo che sia davvero la prossima generazione di attori della sua generazione. Ce ne sono anche molti altri, ma lui ha un’intelligenza, giocosità e sensibilità davvero straordinarie ed è un bravo ragazzo. Nella nuova generazione c’è anche chi già si vede arrivare un po’ troppo in fretta quando sappiamo per esperienza che la strada è lunga e che ci possono essere piccole discese e lui, trovo che abbia la testa ben ferma sulle spalle.

Evitato alle cerimonie di premiazione”, un fatto che non può davvero essere spiegato, a Guillaume Canet non importa: “E’ così! Non faccio film per quello, faccio film per i personaggi, soprattutto per il pubblico. Cerco di dare il mio contributo e soprattutto cerco di far divertire le persone e di fare cose buone. So che era piuttosto deluso e rattristato dal fatto che per il César fosse l’unico nominato per il film (Nel nome della terra). Avevo diversi film importanti e nessuno aveva attirato la curiosità o il sostegno dell’accademia, ma ero molto felice per lui che fosse stato nominato come migliore speranza. E’ un bravo ragazzo.” Sappiamo in chi Guillaume Canet ripone le sue speranze per la prossima generazione!

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