È una cena familiare molto comune, costellata di abitudini e frasi già pronte sbriciolate sulla tovaglia, tra i piatti e le relazioni.
Adrien, con il cuore sgonfio e la gioia, aspetta una risposta da Sonia, la sua compagna che gli ha detto di voler prendersi una pausa. “Ciao Sonia, spero che tu stia bene. Baci ! », le scrisse alle 17,24. Sono le 20 passate, e ancora niente…
E ora gli viene chiesto di immaginare un discorso «meraviglioso» per il matrimonio di sua sorella, colei che ogni anno a Natale gli regala un’enciclopedia.
“È il tuo migliore amico che ti parla”
Tratto dal celebre romanzo di Fabcaro (pubblicato nel 2018), quest’opera teatrale unica di Simon Astier porta in tavola il caos esistenziale di un quarantenne disilluso. Adrien taglia grandi ostacoli e piccoli fastidi con la lama della sua lucidità, riveste i suoi spaccati di vita con umorismo e delicatezza e sovrappone emozioni come i diversi strati di un dauphinois gratinato.
