Philippe Katerine, Louis Chedid, Kendrick Lamar, Kim Deal…

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LA LISTA DEL MATTINO

Questa settimana vi proponiamo otto dischi apprezzati e recensiti dalla critica nella sezione di Mondoe commercializzato nel mese di novembre. In ordine cronologico di pubblicazione: 6e et 7e Sonatedi Prokofiev, del pianista Sergei Redkin; Composizioni di Duke Ellington del cantante Al Jarreau; Il terzo album indie-folk di Garciaphone; l'approccio intimo di Philippe Katerine; i paesaggi sonori delle strade di Istanbul del gruppo BaBa ZuLa; le fantasticherie di Louis Chedid; Il primo album solista di Kim Deal; il nuovo album del rapper Kendrick Lamar.

“Invasion”: il pianista Sergei Redkin suona le “Sonate di guerra” di Prokofiev

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Copertina dell'album “Invasion”, “6th and 7th Sonatas”, di Prokofiev, di Sergei Redkin. FUGA LIBERA

Vincitore di importanti concorsi internazionali, Sergei Redkin non ha ancora ottenuto, a 31 anni, il riconoscimento della sua capacità di rinnovare la percezione di opere tra le più eseguite del repertorio, come la Sonate chiamata “guerra”, composta da Serge Prokofiev all'inizio degli anni Quaranta. 6e sonata si apre con un battito della tastiera di mani che cadono come bombe prima di liberare dalle macerie armoniche una linea su cui il pianista avanza come un funambolo. Sergei Redkin è molto personale. I suoi colpi vengono sferrati con potenza, ma senza brutalità. La loro controparte, oscura e irreale, non è mai vaga. La chiave della sua interpretazione, ingigantita nel Finaleconsiste nell'andare oltre i contrasti ponendo ogni elemento nella stessa prospettiva.

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