“Uno stronzo, un imbonitore”: due anni dopo i suoi commenti su Jean-Luc Mélenchon, Olivier Marchal affronta la giustizia

“Uno stronzo, un imbonitore”: due anni dopo i suoi commenti su Jean-Luc Mélenchon, Olivier Marchal affronta la giustizia
“Uno stronzo, un imbonitore”: due anni dopo i suoi commenti su Jean-Luc Mélenchon, Olivier Marchal affronta la giustizia
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L’ora del giudizio è arrivata. Accusato di ” insulti pubblici nei confronti di un individuo » di Jean-Luc Mélenchon, Olivier Marchal affronterà la giustizia questo venerdì 28 giugno 2024.

Nel maggio del 2022, l’ex poliziotto diventato regista aveva criticato aspramente l’ex deputato marsigliese dopo averlo sentito discutere con un agente della BAC sul set dello show Di fronte a Babà.

Jean-Luc Mélenchon, in campagna elettorale per le elezioni presidenziali, aveva criticato violentemente il suo interlocutore, accusandolo di violenza e minacciando di “fuoco » della polizia se fosse eletto.

“Questo ragazzo è brutto dentro”

Olivier Marchal, che mette regolarmente in evidenza la sua carriera nella brigata criminale e nella sezione antiterrorismo dell’intelligence generalenon ha mancato di esprimere la sua rabbia Da Jordan.

« Ho un affetto particolare per Cyril Hanouna, ci amiamo tantissimo, è un ragazzo che apprezzo molto […] Mi piace Cyril perché è un ragazzo molto intelligente e abbiamo una piccola storia il che significa che non sputerò mai addosso a questo ragazzo, ha il merito di essere dov’è“, ha detto prima di attaccare il politico.

« Quello che dice dei poliziotti non è possibile dirlo. Non posso. Ho visto lo spettacolo davanti a questo ragazzo della BAC che era eccezionale – anzi mi piacerebbe conoscerlo – ho trovato che era elegante e dignitoso davanti a questo stronzo, che è pur sempre un imbonitore. Non posso. Questo ragazzo è brutto. È brutto dentro. È un usurpatore, una specie di tribuno pericoloso. »

L’avvocato di Jean-Luc Mélenchon accusa Olivier Marchal

« Da anni, ed è particolarmente evidente in questo momento, carichi di insulti vengono scaricati sul mio cliente. So bene che con Jean-Luc Mélenchon tutto è permesso, ma ci sono dei limiti“, si è indignato Me Mathieu Davy, l’avvocato del leader di La France Insoumise secondo le informazioni di Punto.

E per concludere: “ Ad un certo punto bisogna darsi il diritto di difendersi… Mi sembra che qui la linea rossa sia stata superata. Sì, ‘stronzo’ è un insulto, un’affermazione maliziosa e scandalosa, non certo un’opinione. Oppure le parole non hanno più alcun significato. […] Un insulto resta un insulto. Non è necessario prendere in considerazione la personalità della vittima; non può né giustificare né attenuare la forza di un’invettiva, di un’espressione ingiuriosa o di un termine di disprezzo, la definizione che la nostra legge dà di questo reato. Il signor Marchal, che si pone come difensore della polizia, deve rispettare la legge ed essere responsabile nei suoi confronti. »

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