Diane von Fürstenberg: “Mia madre non voleva che fossi una vittima”

Diane von Fürstenberg: “Mia madre non voleva che fossi una vittima”
Diane von Fürstenberg: “Mia madre non voleva che fossi una vittima”
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Il documentario si apre con un’immagine d’archivio della TV americana. Diane Von Fürstenberg (DvF), sguardo deciso, bocca impassibile dipinta di rosa, è ospite di un programma di attualità Come gli americani hanno il segreto. La conduttrice la fa sedere in un’introduzione ironica: “La donna che reinventa l’abito… Wouah, sul serio?”. La giovane, infatti, è in procinto di ottenere un grande successo finanziario con un vestito, il vestito avvolgente – cosa che le venne in mente, per l’aneddoto, quando vide la sagoma della figlia di Nixon che perorava la causa di suo padre.

All’epoca DvF aveva 22 anni. Il giornalista continua con lo stesso tono misogino: “Le ragazze di 22 anni che conosco sono più cheerleader.” DvF non sta ridendo. E ci soffermiamo sulla quantità di copertura stampa (Newsweek, Wall Street Journal, ecc.) che riempie del suo sguardo penetrante da quando è diventata “una donna al comando”, secondo la sua espressione. Comprendi una donna indipendente: una donna responsabile.

Abbiamo incontrato Diane l’anno scorso tra le mura del museo Mode Dentelle di Bruxelles, in occasione di una mostra retrospettiva del suo lavoro, intitolata appunto Donna in carica. È stata, come al solito, molto presente con noi. Ed è divertente vedere, nel documentario, che prima di un evento chiama sua figlia Tatiana per chiederle un consiglio. Lei rispose: “Sii presente, una persona alla volta”.

Diane von Fürstenberg, tra le mura del Museo della Moda e del Merletto di Bruxelles, nell’aprile 2023. ©cameriere ennio

“Mia madre non voleva che avessi paura”

Riguardare questo documento etichettato “Disney +” e il filo dell’esistenza di DvF dà questa costante sensazione di essere testimone di una vita che è incarnata nelle epoche che ha attraversato. “Ho 76 anni ma potrei averne 300”. Seduta con i piedi nel lavandino, mettendosi la cipria sui lineamenti aquilini, osserva la sua età. “Le rughe sono un po’ la mappa della mia vita”. Un’esistenza in perpetuo movimento, da quando aveva 22 anni, appunto. Si era appena sposata con un principe, Egon von Fürstenberg, incinta, e portava con sé una piccola valigia di tessuti jersey con stampe audaci, che aveva realizzato da Ferretti, la tipografia di Gucci. OK, ha sposato il principe, senza entusiasmarsi davvero. “Non volevo che nessuno immaginasse che fossi rimasta incinta di proposito, o che il piccolo ebreo avesse voluto catturare il principe tedesco..

Se questa unione porta con sé le capacità interpersonali che permettono a Diane di attraversare l’Atlantico e incontrare Diana Vreeland, allora la Papessa di Vogue Stati Uniti, È tutto. Divorzia rapidamente da questo marito assente. Da quando sognava di essere indipendente… Perché per quanto possa ricordare, Diane non è mai stata una bambina. Del resto, quando torna nella città dove è nata, per la mostra a lei dedicata, a fine aprile 2023, ammette: “A Bruxelles non posso fare a meno di essere triste. Sono sempre stato un adulto, preoccupato per mia madre. Quando tornai a casa da scuola, chiesi: dov’è mamma ?

Sua madre, Liliane Nahmias, giovane belga di origine greca sopravvissuta ad Auschwitz, diede alla luce Diane Halfin il 31 dicembre 1946 a Bruxelles. “La mia nascita è stata già una vittoria”, ripete Dvf come a giustificare il suo successo individuale, che non smette mai di collegare alla forza della propria madre (“Non credo che mi abbia mai detto “Attenzione”, voleva che lo fossi attrezzata per sperimentare ciò che aveva vissuto).

Fashion woman, imprenditrice, filantropa, portavoce femminista, la DvF non può però essere altro che, secondo lei, questo faro di luce di cui sua madre si era fatta garante. Sarà anche, molto logicamente, designata madrina della Statua della Libertà.

⇒“Diane von Fûrstenberg: Woman in Charge”, di Trish Dalton e Sharmeen Obaid-Chinoy 1h37, su Disney + dal 25 giugno.

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