Un uomo è stato arrestato per aver organizzato una sparatoria a sfondo razziale durante il concerto del cantante Bad Bunny ad Atlanta (Stati Uniti).
Una tragedia evitata per un soffio. Un uomo dell’Arizona che cercava di iniziare una “guerra razziale” prima delle elezioni presidenziali americane di novembre è stato arrestato prima che potesse effettuare una sparatoria di massa durante un concerto musicale di Bad Bunny ad Atlanta, hanno riferito i pubblici ministeri federali.
Mark Adams Prieto, un venditore di armi di 58 anni, intendeva prendere di mira un concerto rap, a causa della “alta concentrazione di afro-americani”, alla State Farm Arena il 14 e 15 aprile scorso. Dopo la sparatoria, aveva anche intenzione di gridare frasi come “KKK fino in fondo”, lasciando le bandiere confederate nell’arena. Secondo il calendario del locale, per queste date era previsto solo il rapper e cantante portoricano Bad Bunny.
Fino a 40 anni di carcere
Tra gennaio e maggio l’aggressore ha parlato con due persone per preparare la sparatoria, senza sapere che si trattava in realtà di due agenti dell’FBI sotto copertura. Mark Adams Prieto è stato arrestato il 14 maggio su un’autostrada del New Mexico con sette armi da fuoco nel suo veicolo. Una perquisizione nella sua abitazione ha portato alla luce altre armi da fuoco, tra cui un fucile a canna corta non registrato.
Durante l’interrogatorio, l’imputato ha affermato di essere diretto in Florida per vedere sua madre, senza alcuna intenzione di fermarsi ad Atlanta. Tuttavia, ha ammesso di aver discusso dell’attacco e di aver venduto un AR-15 all’agente dell’FBI, indicando che sarebbe stata “una buona arma da usare nell’attacco”.
L’uomo rischia fino a 15 anni di carcere per ogni accusa di traffico di armi e di trasferimento di un’arma da fuoco per uso in un crimine d’odio, se condannato. Rischia inoltre fino a 10 anni di carcere per possesso di un’arma da fuoco non registrata e una multa fino a 250.000 dollari (quasi 230.000 euro) per ogni accusa.
