In un momento in cui l’età pensionabile è salita a 64 anni in tutto il Quiévrain, Pascal Obispo si prepara a diventare uno dei pensionati più giovani di Francia? In ogni caso, questo è quello che ci ha detto durante un’intervista esclusiva. Se il suo nuovo album di duetti esclusivamente con artiste, “The Archipelago of Sequels”, sarà nei negozi venerdì 15 novembre e sta già lavorando al prossimo album, previsto per ottobre 2025, ha intenzione di rallentare Next.
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“Questo sarà forse il mio ultimo album”, ha rivelato a Ciné-Télé-Revue. E, più avanti nell’intervista, a precisare, in maniera più affermativa: “Questo sarà il mio ultimo anno prima della pensione. Quindi devi approfittarne. » Una dichiarazione scioccante da parte di qualcuno che ha subito un intervento chirurgico quest’estate per un polipo alla vescica! Gli chiediamo se fa sul serio, se non è un momento di depressione momentanea. “Ma tutti prima o poi vanno in pensione, quindi dovrà succedere”, risponde. “Non mi vedo messo male, zoppicando sul palco. Devi sapere come decidere di andartene ad un certo punto. Ho in mente questo momento, come lo aveva anche Jean-Jacques Goldman. »
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E aggiungeva: “Prima della musica c’è la vita. E la vita è la cosa più importante. E oltre alla musica, ho la pittura, la letteratura, la scrittura. Ci sono tantissime cose da fare nella seconda parte della vita… E posso continuare a fare musica per la mia felicità personale, semplicemente a casa. »
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Ci vediamo tra un anno per vedere se il suo prossimo album sarà l’ultimo o se avrà cambiato idea. Ma basti dire che se mantiene la sua decisione, dovrà approfittare dei suoi ultimi dischi e anche del concerto anniversario, per il suo 60esimo compleanno, che terrà il 9 gennaio al Forest National. Un modo per celebrare questo traguardo insieme al pubblico belga che gli è sempre stato affezionato. “Non era possibile non fare questo concerto a Forest. Ho registrato lì tre quarti dei miei spettacoli dal vivo. Il pubblico belga ha dato un contributo considerevole, anche se non sempre sono stato premiato per il mio lavoro nel mio paese. Con te ho sempre avuto la sensazione di essere apprezzato con i miei tanti difetti e le mie poche qualità. Volevo ringraziare tutte queste persone. Ne abbiamo passate così tante insieme. GRAZIE ! » Prenotazioni ecco così come per il concerto del 10 marzo.
Trovate l’intervista integrale nel Ciné-Télé-Revue uscito questo giovedì nelle librerie.