Brigitte, 40 anni, sposata, tre figli: “Se volessi tradire Paul, dovrei accordarmi con la babysitter”

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Sull’orlo dell’esaurimento, Brigitte Tornade (Christel Pedrinelli) decide di prendere in mano la situazione, lasciando al marito Paul (Nicolas Buysse) il compito di impegnarsi maggiormente nella vita familiare. ©Isabelle De Beir

Attori impeccabili

Commedia agrodolce creata nel 2019 da Camille Kohler, La vita frenetica di Brigitte Tornade si ispira all’omonima serie di radiodrammi trasmessi tra il 2012 e il 2017 su France Culture. Rappresentata a Parigi, da settembre 2019 a marzo 2020, lo spettacolo ha riscosso un grande successo di pubblico ed è stato incoronato nel 2020 con il Molière per la migliore commedia.

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Oggi è sui palcoscenici del Théâtre des Galeries che le avventure di Brigitte Tornade assumono una nuova dimensione. Damien De Dobbeleer ha, infatti, preso il testo di Camille Kolher per proporne una versione dai colori belgi, ancora più ancorata all’attualità e guidata da quattro attori impeccabili (accompagnati in scena da tre bambini): Christel Pedrinelli e Nicolas Buysse nel ruolo di la simpatica coppia Brigitte e Paul Tornade, e Laurence Warin e Stéphane Pirard, che si insinuano nei panni di una galleria di personaggi diversi (da Mamie Violette, suocera di Brigitte, alla logopedista della più giovane, passando per Benoît, la suocera di Brigitte fratello).

Brigitte (Christel Pedrinelli) e Paul Tornade (Nicolas Buysse) formano una coppia simpatica in “La vita frenetica di Brigitte Tornade”. ©Isabelle De Beir

Tutti si fondono perfettamente nei rispettivi ruoli. Christel Pedrinelli riesce a trasmettere con precisione lo stress e l’angoscia in cui è impantanato il suo personaggio di madre sopraffatta – “Se volessi tradire Paul, dovrei prendere accordi con la babysitter” –, senza far sembrare isterica Brigitte Tornade. Nicolas Buysse è adorabile come marito amorevole e padre di buona volontà – “Lascia stare, Brigitte! Io gestisco !” –, ma spesso non coglie il punto. Quanto a Laurence Warin e Stéphane Pirard, esprimono ciascuno dei loro personaggi, con una menzione speciale per la coppia di capi di Brigitte di grossolana malafede.

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Una scenografia elegante e ingegnosa

Ovviamente, in 1h30, è impossibile essere esaustivi nel dipingere il ritratto di una madre coinvolta in una frenetica vita quotidiana poiché le vite familiari di oggi sono molteplici e variegate. Non ci è sembrato quindi necessario cercare, inoltre, di alludere a tutte le sfide della nostra società contemporanea, come, ad esempio, la questione della scrittura inclusiva.

Ma, lo capiamo, il nocciolo della questione è Brigitte che non sopporta più di trascorrere le sue giornate correndo e che brama qualche attimo di tregua. Immaginata da Léa Gardin, la scenografia, tanto elegante quanto ingegnosa, vuole essere più di una “semplice” decorazione in quanto dà davvero significato al testo presentato sulla scena. Quando Brigitte corre, letteralmente, il tabellone di gioco, posto su uno spinner (palcoscenico girevole), si sposta sul suo asse, rafforzando questo effetto della vita a cento all’ora e, quindi, questo bisogno impellente per Brigitte di riappropriarsi della sua vita di donna, per ritrovare l’equilibrio come madre.

→ Bruxelles, Les Galeries, fino al 26 maggio. Informazioni e ris. allo 02.512.04.07 o su www.trg.be

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