Jean-Louis Aubert racconta la genesi del gruppo Telephone

Jean-Louis Aubert racconta la genesi del gruppo Telephone
Jean-Louis Aubert racconta la genesi del gruppo Telephone
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Ha co-fondato uno dei gruppi rock francesi più emblematici del secolo scorso. Alla fine degli anni ’70, senza nemmeno aspettarselo, Jean-Louis Aubert e i suoi accoliti riscossero un successo fenomenale presso il pubblico parigino. Ciò si diffuse rapidamente oltre la capitale e anche a livello internazionale. Infatti, all’inizio degli anni ’80, il gruppo Télé partì per vivere il sogno americano durante la registrazione dell’album Nel cuore della notte. Dopo, tutto si riunisce. I musicisti incontrano i loro idoli d’infanzia, i Rolling Stones, e hanno la possibilità di aprire per loro o per altri rocker, come Iggy Pop. Purtroppo, qualche anno dopo, il gruppo decise di sciogliersi. Dopo diversi tentativi di riformare la band, Jean-Louis Aubert si è dedicato alla sua carriera da solista che ha preso una vera svolta nel corso degli anni 2010 e non è finita, come ci ricorda il cantante con il titolo del suo ultimo album!

Jean-Louis Aubert si immerge nei ricordi dei suoi anni al telefono

Concedendo un’intervista a Giornale della domenicain occasione dell’uscita del suo album dal titolo Pavimentazioneil leggendario cantante del gruppo Telephone ha approfondito i suoi ricordi. Se la nostalgia non fa parte della sua filosofia, ciò non gli impedisce di raccontare qualche aneddoto sulla genesi del gruppo rock, che, decenni dopo, lo fa ancora sorridere. “Su consiglio di un guru hippie, siamo andati, la mia amica Olive, François ed io, in una grotta a Vedra“, confida. Prima di continuare dietro le quinte di questa esperienza un po’ mistica: “Ci avevano consigliato di dormire davanti perché c’era una scappatoia magica. Vivevamo tutti e tre nudi. Poi nello stesso punto cadde una roccia. Avremmo potuto prendercelo in testa e io non sarei qui davanti a te.

Jean-Louis Aubert: questo incidente ha ispirato una canzone

A quel tempo, Jean-Louis Aubert e i suoi accoliti volevano esplorare il profondo della loro anima. E sfiorando per un soffio la morte davanti a questa famosa grotta, il cantante ebbe un “rivelazione” ! “Così ho scritto una canzone che iniziava con: “Rolling Stone, ieri sera mi hai svegliato”. […] Ho svegliato gli altri e ho annunciato loro: «Ecco qua, ragazzi. Le vacanze sono finite, si torna a Parigi. Tra due settimane avrò la patente, prenderemo la macchina, formeremo un gruppo e giocheremo in questo o quel club!“, ha detto ai nostri colleghi. Coincidenza o no, è successo! E all’alba dei suoi cinquant’anni di carriera, Jean-Louis Aubert non riesce ancora a spiegare cosa sia successo quel giorno.

Articolo scritto con la collaborazione di 6Medias.

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