Liam Hemsworth: Esplorare la nostra identità è molto rilevante ai nostri tempi

Liam Hemsworth: Esplorare la nostra identità è molto rilevante ai nostri tempi
Liam Hemsworth: Esplorare la nostra identità è molto rilevante ai nostri tempi
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I fan della saga “Hunger Games” lo ricordano come Gale Hawthorne. Ma è soprattutto nel reparto celebrità che Liam Hemsworth ha preso l’iniziativa, per il suo matrimonio – poi divorzio di alto profilo – con Miley Cyrus. Tuttavia, l’attore australiano 34enne, fratello minore di Chris Hemsworth, non ha nulla di cui vergognarsi della sua filmografia. Ci sono film di fantascienza (“Independence Day: Resurgence”), western (“The Duel”) e persino thriller (“Poker Face”). Con “Lonely Planet”, disponibile dall’11 ottobre 2024 su Netflix, è protagonista di un film romantico.

Come presentare “Lonely Planet”?

Interpreto Owen che accompagna la sua ragazza mentre va in ritiro spirituale nell’Atlante marocchino. Capiamo subito che le cose tra loro non sono ideali e tutto cambierà quando incontrerà una donna più grande di lui durante questo viaggio. Katherine, una scrittrice interpretata da Laura Dern, stravolgerà la sua vita e gli farà aprire gli occhi e la mente sul senso dell’esistenza. Sono stato incredibilmente fortunato ad averla come partner perché Laura mi ha davvero aiutato a superare me stesso in questo ruolo, che era molto diverso da qualsiasi cosa avessi fatto in passato.

Cosa ti ha spinto a partecipare a questo progetto?

Questo scenario mi è stato proposto in un momento della mia vita in cui ero immerso nell’autoriflessione. Questa esplorazione della nostra identità e dell’autostima che dovremmo avere, l’ho trovata molto rilevante per i nostri tempi. La storia tra i nostri due personaggi va ben oltre la semplice storia d’amore perché entrambi vogliono essere visti e compresi sopra ogni altra cosa. Siamo lontani dall’approccio di una classica commedia romantica.

Hai girato in Marocco. Com’è andata?

Ho solo bei ricordi perché siamo stati accolti a braccia aperte dal team tecnico locale. Nel corso delle settimane abbiamo scoperto paesaggi molto vari, dai villaggi di montagna alle città tipiche, al deserto poi al mare. Il Marocco ha tutto: cammelli sulla spiaggia, capre sugli alberi.. ho quasi calpestato un vipera un giorno! Per fortuna un tecnico mi ha avvertito che avrei potuto morire se fossi stato morso. Ma a parte questo serpente, tutto era straordinario (risate).

Sei uno dei tanti australiani grandi appassionati di surf. Hai avuto tempo per esercitarti in Marocco?

No, ed è un vero peccato perché so che alcuni dei migliori spot per il surf si trovano sulla costa atlantica marocchina. Mi sarebbe piaciuto portare la mia tavola sull’aereo, ma sapevo che sarebbe stato troppo complicato. Abbiamo girato “Lonely Planet” nel mezzo della pandemia di Covid-19 e c’erano molte restrizioni.

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