Lo sforzo è considerevole. In totale, la legge finanziaria 2025 (PLF) promette 20 miliardi di euro di risparmi sulla spesa pubblica. Ad eccezione di alcuni ministeri sovrani o che beneficiano di leggi di programmazione pluriennale, la maggior parte dei ministeri è interessata da questi risparmi. Il PLF prevede inoltre significativi aumenti fiscali per le imprese e le famiglie benestanti.
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2.200 tagli di posti di lavoro nel servizio pubblico
Michel Barnier ha avvertito il 3 ottobre, su France 2, che si stava prendendo in considerazione la possibilità di tagliare i posti di lavoro. “Probabilmente non sostituiremo tutti i dipendenti pubblici quando non sono a diretto contatto con i cittadini, tutti i dipendenti pubblici che vanno in pensione”ha indicato il Primo Ministro. Il PLF conferma questa traiettoria: “È previsto uno sforzo per gli operatori statali, incoraggiandoli a ottimizzare la loro gestione, così come per la forza lavoro (…) che scenderanno di circa 2.200 nel 2025”. Nonostante questi 2.200 tagli di posti di lavoro, che avverranno senza sostituire coloro che vanno in pensione, la forza lavoro è aumentata nei ministeri (+700 posti negli eserciti, +619 nella giustizia). Aumenti compensati da riduzioni su altre voci. Particolarmente colpita è l’istruzione nazionale, con 2.000 posizioni nette in meno; Vengono eliminati 973 posti per il Ministero del Lavoro, la stragrande maggioranza dei quali (500 posti) riguarda France Travail.
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Grave colpo alla giustizia
Didier Migaud, ministro della Giustizia, ha avvertito martedì 8 ottobre i deputati della Commissione di diritto: il bilancio della giustizia non sarà “soddisfacente”. La legge finanziaria prevede quindi una dotazione di 10,2 miliardi di euro (rispetto al 10,1 del 2024), ben lontano dagli obiettivi della legge programmatica della giustizia varata nel 2023. Il colpo di pialla – che equivale a “487 milioni di euro”secondo Migaud – colpisce soprattutto le assunzioni: per raggiungere l’obiettivo di 10.000 assunzioni entro il 2027, era necessario creare circa 1.900 posti di lavoro nel 2025. Il bilancio ne presenta tre volte di meno, cioè 619.
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Lo precisa però la finanziaria “Il governo intende proporre alcuni miglioramenti del credito durante i dibattiti, compresi quelli del Ministero della Giustizia.” In breve: il bilancio della giustizia non rimarrà com’è e dovrà subire numerose modifiche. Ciò influirà in particolare sul numero del personale e sulla costruzione di nuovi posti carcerari. IL “sforzi di investimento” bisogna perseguire anche il settore immobiliare e quello digitale.
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