Carla Bruni sentita come “implicata” nell’inchiesta sui finanziamenti libici che coinvolge Sarkozy

Carla Bruni sentita come “implicata” nell’inchiesta sui finanziamenti libici che coinvolge Sarkozy
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Già ascoltata come testimone in questa inchiesta giudiziaria nel giugno 2023, Carla Bruni-Sarkozy viene questa volta interrogata in udienza gratuita come persona accusata dagli investigatori dell’Ufficio centrale per la lotta contro la corruzione e i reati finanziari e fiscali (OCLCIFF) di Nanterre .

L’ex capo dello Stato è stato incriminato in questo caso all’inizio di ottobre per occultamento di omicidio di testimoni e associazione a delinquere finalizzata alla preparazione di una frode processuale da parte di una banda organizzata.

Secondo elementi dell’indagine, Carla Bruni-Sarkozy sarebbe stata sentita dapprima come semplice testimone soprattutto perché “Mimi” Marchand – vero nome Michèle Marchand, figura della stampa popolare -, anch’essa coinvolta nel fascicolo, aveva discusso di incontri con i suoi amica, moglie di Nicolas Sarkozy, per giustificare i viaggi a casa del capo dello Stato nei momenti chiave dell’operazione.

Ma secondo una fonte vicina al caso, il gip avrebbe poi messo in dubbio diversi elementi a suo carico, e in particolare una “volontà di nascondere” Carla Bruni mentre tutti i suoi messaggi scambiati con la Marchand sarebbero stati cancellati il ​​5 giugno 2021, giorno dell’accusa di quest’ultimo.

L’ex modella è quindi sospettata di aver avuto almeno un ruolo di punto di contatto in questa vicenda tra diversi protagonisti.

Negli ultimi mesi sono state effettuate udienze nel suo entourage, ha detto all’AFP un’altra fonte vicina alla questione.

La vicenda è esplosa nel novembre 2020 quando Ziad Takieddine, principale testimone dell’accusa contro Nicolas Sarkozy dal 2012, ha fatto uno spettacolare dietrofront su BFMTV e Paris Match dichiarando che l’ex capo di Stato “non aveva ricevuto un centesimo, in contanti o no”. contanti, per le elezioni presidenziali del 2007 del defunto dittatore libico Muammar Gheddafi.

Fuggito in Libano per sfuggire alla condanna per il caso Karachi, Takieddine ha ritrattato le sue dichiarazioni due mesi dopo davanti ai magistrati inquirenti.

Su questi fatti il ​​PNF ha aperto un’inchiesta giudiziaria nel maggio 2021, prima di una prima ondata di arresti il ​​mese successivo, che ha riguardato soprattutto la “regina dei paparazzi”.

In questo caso i protagonisti sono ora undici, tra cui la Bruni, sospettati di aver collaborato, in tempi e gradi diversi, a questa operazione mirata principalmente a ingannare la giustizia francese.

Tra gli accusati, oltre al signor Sarkozy, la signora Marchand, l’intermediario Noël Dubus, già condannato per frode, il potente uomo d’affari David Layani, ecc. Il procedimento contro il finanziere Pierre Reynaud, morto nel maggio 2023, è terminato.

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