Non li chiamava “mamma e papà”: Clovis Cornillac lucra sui suoi genitori, artisti rinomati

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Il resto dopo l’annuncio

Clovis Cornillac ha ammesso di non aver mai usato i termini “mamma” O “papà” per designare i suoi genitori, l’attrice Myriam Boyer e il regista Roger Cornillac. Una dichiarazione che ha sorpreso il conduttore Frédéric Lopez in Una domenica in campagna.

20 anni di differenza tra i suoi genitori

Non li ho mai chiamati così. È mia madre, ma io la chiamo Myriam. È un rapporto che è sempre stato un po’ diverso“, ha spiegato con una certa leggerezza. I suoi genitori si sono separati quando lui aveva solo cinque anni e negli anni successivi ha trascorso molto tempo con Myriam Boyer. “Sono stato molto con mia madre, siamo cresciuti insieme in realtà. Lei stava scoprendo la vita e io la scoprivo un po’ allo stesso tempo“, confida l’attore, oggi 56enne. La passione comune per la commedia ha senza dubbio rafforzato il loro legame, come ha riconosciuto Myriam Boyer lo scorso luglio in Qui Parigi : “Clovis ha detto: “Myriam e io siamo cresciuti insieme”. E’ vero. Quando ha iniziato la professione aveva 16 anni, io 36. Avevo aperto le porte e ripulito il terreno, quindi tutto il resto lo abbiamo fatto insiemeL’attore ha anche rivelato che la sua decisione di chiamare i suoi genitori per nome li ha sorpresi: “Non hanno mai capitos”, ha chiarito, aggiungendo che suo fratello e sua sorella usavano i termini papà e mamma. Tuttavia, ciò non ha impedito all’attore di avere un tenero soprannome : “Mim”, per la donna che la partorì, quando aveva 18 anni.

Quando era piccolo veniva accudito al bar dagli amici

Fin da giovanissimo, Clovis Cornillac divenne indipendente. A 14 anni, lascia la casa di famiglia dedicarsi interamente alla sua passione: “Ho un enorme vantaggio sulla realtà di questa professione perché ci sono cresciuto. Avevo questa maturità, lavorarer”, ha confidato. Dagli esordi nel teatro di strada fino ai ruoli nel cinema, non si è mai adagiato sugli allori della sua famiglia: “Non ho mai aspettato il permesso di mia madre per fare qualcosa“, assicura. Evoca spesso la sua infanzia con nostalgia, sottolineando che non ha mai ammirato i suoi genitori, ma che li ha sempre amati. “Stavo proprio pensando che bella vita, questa libertà“, continua. Questa indipendenza è segnata anche dai ricordi di Parigi, dove ricorda “essere accudito al bar dagli amici“. Clovis Cornillac descrive un’infanzia piena di gioia nonostante lo status “proletario” della sua famiglia: “Ce la siamo cavata con non molto, ma con gioia e forza vitale“, ricorda.

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