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“Parlo quasi come Edouard Balladur”

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Charles Consigny al bar del ristorante Laurent, Paris 8ᵉ, 24 settembre 2024. ÉDOUARD CAUPEIL PER “IL MONDO”

All’inizio la scelta del bar. Una bella storia. Il 20 settembre, alle 17:05, Charles Consigny scrisse: “Perché non Le Café Marly, è fantastico. » A 17:07: “O il Bulgari Hotel, ma è bling.” » A 17:10: “O da Laurent!” È diventato abbastanza glam…» Panico : “Vedrò se mi viene un’idea per qualcosa di più rilassante!” » Il giorno prima dell’incontro, l’avvocato dei media, editorialista e scrittore anacronistico propone l’Hôtel Raphaël, “più senza tempo”, “a meno che non andiamo al Bristol?” »un’altra istituzione nella parte occidentale di Parigi. Manda una foto della cantina della nonna: “Il meglio sarebbe stato nel Giura…”

Decidiamo per il ristorante Laurent, ex casino di caccia di Luigi XIV, a due passi dall’Eliseo, dove pranzano l’élite della politica e degli affari. Il padrone di casa del locale, Tony Gomez, ex figura delle notti gay Parigini, presentarono il giovane Consigny a L’Etoile, un club chic e redditizio sugli Champs-Elysées, quando aveva 16 anni. Ha 35 anni. Appollaiato – in jeans e scarpe da ginnastica – su uno sgabello leopardato, davanti al bancone, ordina un bicchiere di Borgogna rosso. Gli viene servito un Pinot Nero dell’Oregon. Sconfitto: “Specificherete che ho ordinato un vino francese? »

Tra due spettacoli – va a “Grandes Gueules” una volta alla settimana, su RMC, ha il suo portatovagliolo su BFM-TV – Charles Consigny ha trovato il tempo per scrivere un libro (Il Grande AmorePlon, 266 pagine, 21,90 euro), cronaca letteraria di una giovinezza scomparsa. Figlio di un pubblicitario di sinistra dell’Enarque e di un dirigente di banca discendente da una famiglia di aristocratici della Vandea, nipote dell’attrice Anne Consigny, è nato a Parigi il 14 luglio 1989, bicentenario della Rivoluzione francese. Ha 18 anni nel 2007. “Sono un ragazzo degli anni 2000”dice, nostalgico di un’epoca segnata da “musica lounge, sound Bang & Olufsen, Hôtel Costes, orologi Rolex e Nicolas Sarkozy”. Passa un angelo. Insiste: ” SÌ ! C’era più gioia e spensieratezza… Capitalismo impenitente! Meno lezioni morali! Non mi adatto ai tempi contemporanei…”

“Del trentaseiesimo grado”

L’avvocato telegenico, un bell’uomo bruno dalla carnagione pallida, parla ad alta voce, enfatizzando le sillabe, e ha accenti leggermente strascicati. “Parlo quasi come Edouard Balladur”è d’accordo. Nel suo libro, si descrive come “ragazzo snob e depresso” destreggiandosi tra televisori e luoghi trendy (Parigi, New York, Dubai e Saint-Tropez… quasi un cliché), gettandosi alle spalle “Occhiali Saint Laurent” uno sguardo vagamente annoiato al mondo. “L’enumerazione dei voti è del trentaseiesimo grado…”si giustifica, sostenendo questo “omaggio” al suo autore preferito, Bret Easton Ellis.

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