Jean-Michel Jarre privato di diversi milioni: scontro con la quarta moglie di suo padre Maurice, di 30 anni più giovane

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Il resto dopo l’annuncio

Molto meno pubblicizzata della battaglia legale della famiglia Hallyday per la spartizione dell’eredità di Johnny Hallyday, quella della famiglia Jarre è tuttavia altrettanto feroce! E molto di più: sono passati 15 anni da quando Jean-Michel Jarre e la sua sorellastra minore Stéfanie hanno cercato di recuperare parte del patrimonio del padre, il compositore Maurice Jarre, morto nel 2009.

Una fortuna: un appartamento parigino, una casa svizzera e diversi milioni a seconda Sfide – recuperata interamente da Fui Fong Khong, ultima moglie di Maurice Jarre, alla quale lasciò tutto in eredità prima di morire. Diseredare i propri figli, atto vietato in Francia, dove una parte dell’eredità va necessariamente ai discendenti del defunto, ma che il musicista è riuscito a realizzare grazie ad un testamento americano e ad un accordo finanziario stabilito oltre Atlantico.

Un accordo finanziario ha permesso di diseredare i suoi figli

Una situazione finanziaria che non piace affatto ai suoi due figli sopravvissuti (Kévin Jarre, da lui adottato, morto nel 2011), che si vedono sottrarre diversi milioni di euro e che reclamano soprattutto i diritti sulle opere dei loro padre. Ma per il momento senza successo: se sono riusciti a bloccare le richieste della suocera, 69 anni, che cercava anche di recuperarli, i tribunali per il momento non si sono pronunciati a loro favore.

Come riportato dai nostri colleghi di Sfidela Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU), che avevano sequestrato per “mancato rispetto dei diritti della famiglia e attacco eccessivo alla certezza del diritto“, ha stabilito che non è stata commessa alcuna violazione dei diritti umani in Francia, nonostante questo patrimonio che gli viene ancora negato.

Un nuovo ricorso?

Uno sgarbo per il fratello e la sorella, che accusano la suocera del loro”avendo rifiutato tutto, compreso un manoscritto senza valore economico ma che Jean-Michel voleva recuperare“Ma niente che li scoraggi: se hanno espresso il loro sgomento in numerose occasioni, in particolare quando la corte ha aggiunto che i due figli Jarre “non si trovano in una situazione di precarietà economica“, non hanno alcuna intenzione di lasciare che il lavoro del padre venga sperperato.

Opere storiche francesi di nostro padre, quelle legate alla storia del Festival di Avignone [qu’il a en partie créé] e il TNP, il Teatro Popolare Nazionale, […] dovrà, alla morte della vedova malese, dormire lontano dal Palazzo dei Papi, altrimenti scomparirà. Questa è una parte del patrimonio francese che viene lasciata andare“, ha denunciato il compositore di musica elettronica, in relazione con l’attrice cinese Gong Li e che è appena diventato il primo a volare su un’auto volante, la “AirCar”, questa macchina volante sviluppata dalla società KleinVision.

Pronti a presentare un nuovo ricorso, lui e la sorella minore Stéfanie (allevata da piccola dal patrigno Michel Drucker) non hanno ancora deciso di rinunciare alla battaglia contro la matrigna, di 30 anni più giovane del padre. . Ma la strada sembra ancora molto lunga…

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