VIDEO Bernard de la Villardière vittima di attacchi seriali, dice: “Ho dovuto interrompere le riprese…”

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Il resto dopo l’annuncio

Ogni domenica, nella seconda parte della serata, presenta Bernard de la Villardière Inchiesta esclusiva su M6. Era ospite il conduttore che ha parlato della sua lotta contro la malattia Grandi Bocche questo giovedì 25 aprile 2024 su RMC e RMC Story.

Dal set dello spettacolo in cui Charles Consigny regolava i conti con Bertrand Chameroy, è stato interrogato su un messaggio che aveva pubblicato su X mercoledì 24 aprile. “Ritorno dall’Ecuador, comitato di accoglienza a Roissy da parte di baltringues e dragnets – finti taxi senza dubbio – che mi trattano come un islamofobo e un razzista. Un agente di polizia allertato ovviamente non può fare nulla. Il prossimo sarà l’accoltellamento? Benvenuti in Francia!” ha scritto sul social network precedentemente chiamato Twitter.

Vengo spesso attaccato…“: Bernard de la Villardière aggredito da finti taxi a Roissy

Olivier Truchot gli ha chiesto cosa fosse successo esattamente. “È successo quello che mi succede da diversi anni. Ogni volta che arrivo in questo Paese – torno a casa dopo viaggi dall’altra parte del mondo – vengo spesso aggredito verbalmente a Roissy dalle persone che si trovano lì, spesso finti taxi. Ci chiediamo anche cosa aspetta la compagnia Roissy-Charles de Gaulle per fare un po’ di pulizia…”, ha risposto il presentatore M6.

Esiste una polizia anti-taxi falsi, ma non ce n’è abbastanza. Ce ne sono solo poche decine, infatti i veri taxi se ne lamentano regolarmente… Ed eccomi qui: ‘Ah sì, La Villardière, islamofobo, razzista…’ Prima era quando facevo i 100 metri, I I li ho sentiti vagamente alle mie spalle, e oggi, mi vengono davanti per insultarmi… non lo ammetto! Ho l’impressione di correre più rischi in Francia che in altri paesi dove vado da anni…“, ha continuato il conduttore che ha fatto tristi rivelazioni sul suo stato di salute.

Incidenti sul set diInchiesta esclusiva

Bernard de la Villardière ha poi raccontato di essere stato bersaglio di minacce durante le riprese Inchiesta esclusiva.Per due volte ho dovuto interrompere le riprese perché la gente veniva da me dicendo: ‘Signor de la Villardière, se ne vada perché altrimenti le tagliamo la gola…’ È successo l’ultima volta a Saint-Brieuc, sulle rive della Saona a Lione. anno, ed è un vero scandalo!“, si è lamentato.

Perché ti chiamano islamofobo e razzista?“, gli chiese allora Olivier Truchot. “Non so da quale ideologia provenga, ma in ogni caso penso che in Francia ci sia un desiderio di conquistare il territorio, di intimidire tutti coloro che sono considerati islamofobi perché criticano i regimi islamici. Perché vado in Afghanistan, in Iraq, e ho denunciato le azioni di Daesh in Francia e all’estero…“, stima Bernard de la Villardière.

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