Jean-Philippe Tanguy affronta il PS sui negoziati di bilancio

Jean-Philippe Tanguy affronta il PS sui negoziati di bilancio
Jean-Philippe Tanguy affronta il PS sui negoziati di bilancio
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Mentre i socialisti cercano di ottenere la sospensione della misura dell’età della riforma delle pensioni, Jean-Philippe Tanguy minimizza in anticipo la portata di un potenziale successo.

Jean-Philippe Tanguy prevede già una mossa del governo sulla riforma delle pensioni? In ogni caso, mentre i socialisti chiedono la sospensione dell’estensione dell’età legale per la partenza a 64 anni, durante le trattative sul prossimo bilancio, il deputato del Raggruppamento Nazionale sta già pianificando uno scenario del genere. Per meglio minimizzare un potenziale successo, mentre l’estrema destra, accolta questo venerdì 10 gennaio a Bercy, si limita per il momento a ricoprire ruoli secondari e vuole essa stessa l’abrogazione della riforma.

Ospite di BFMTV-RMC, il parlamentare di estrema destra scommette. Dà addirittura “le mani da tagliare”: “a lungo termine non ci sarà più nulla per i francesi”, prevede. In caso di sospensione della riforma, si tratterà di “dare il resto, mentre il bilancio passa”, ha spiegato.

“Le elezioni comunali sono già iniziate”

Da parte sua, il partito del pugno e della rosa assicura di non cercare “nient’altro che accontentare i francesi”. “Grande cinema” per Jean-Philippe Tanguy, che ne offre una versione completamente diversa. Molto più politico.

“Le elezioni comunali sono già iniziate”, ironizza, assicurando che il PS, “unione di eletti locali”, non può “mantenere le (sue) grandi città” – e di conseguenza i suoi “senatori” –, “non si stacca da LFI”, che denuncia i negoziati intrapresi dai suoi partner di sinistra. Un “fallimento” contro il programma del Nuovo Fronte Popolare, secondo il leader ribelle Jean-Luc Mélenchon.

Jean-Philippe Tanguy soffia sul fuoco, definendo i socialisti “traditori sociali”. Così come hanno fatto anche gli ambientalisti e i comunisti che mercoledì si sono seduti al tavolo delle trattative.

Finora la sua formazione, che ha avuto tutto il suo peso nelle trattative di bilancio con Michel Barnier, è rimasta in secondo piano. Il ministro dell’Economia Éric Lombard ha subito annunciato di aspettarsi un dialogo più “fruttuoso” con la sinistra, prima che Marine Le Pen denunciasse “un pessimo segnale” al microfono di BFMTV.

Ciò non impedirà a Jean-Philippe Tanguy di venire a Bercy con numerose richieste. Accompagnato dal deputato della RN Sébastien Chenu, vuole “risparmi strutturali”, invitando a non “considerare sistematicamente l’aumento delle tasse” e a non “pesare gli imprenditori”.

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