A lui dobbiamo numerose sculture famose nel Var e nelle Alpi Marittime… Chi era Victor Nicolas?

A lui dobbiamo numerose sculture famose nel Var e nelle Alpi Marittime… Chi era Victor Nicolas?
A lui dobbiamo numerose sculture famose nel Var e nelle Alpi Marittime… Chi era Victor Nicolas?
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Nato il 2 febbraio 1906 a Brignoles, da padre professore di matematica a Lorgues e Victorine Tardieu, insegnante a Brignoles, nulla predestinava Victor-Edmond Nicolas a diventare scultore.

Victor ha studiato al collegio di Lorgues poi al liceo di Tolone dove ha ottenuto una borsa di studio dalla società degli artisti di Tolone. Con il diploma di maturità in mano, il giovane si recò a Parigi ed entrò alla Scuola di Decorative dove si diplomò e dopo aver ottenuto otto medaglie. Si unirà poi alle Belle Arti per seguire il laboratorio di Paul Landowski, scultore di Cristo di Rio de Janeiro.

Eletto presidente della sezione Belle Arti dell’Associazione Generale degli Studenti di Parigi nel 1928, vinse tre volte il Salon degli Artisti Francesi con menzione d’onore nel 1929, medaglia di bronzo nel 1933 e medaglia d’argento nel 1934. Nel 1930 e 1933 , ha ricevuto anche il prestigioso Prix de Rome per la scultura.

Nel frattempo vinse il concorso per la realizzazione del busto in gesso di Jean Aicard che, fuso in bronzo, fu inaugurato al Jardin Alexandre 1er di Tolone l’8 novembre 1931. Il monumento fu distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale per recuperare il bronzo.

Tra scultura e politica

Victor Nicolas nel suo studio a Montmeyan nel 1950. Collezione privata del documento del nipote Michel Dutto.

Il 20 luglio 1933, Victor sposò Josette Behar, scultrice, laureata in Belle Arti dalla quale ebbe un figlio, Vincent nato nel 1934. La famiglia andò a vivere nella proprietà di famiglia a Montmeyan (Var) dove, mentre lavorava nella cava , apre un laboratorio nella cappella Saint Esprit situata sopra il villaggio. Lì realizzò diversi busti di personalità e creò numerosi monumenti per il Var e le Alpi Marittime.

Poi, contro ogni previsione, nel 1935, entrò in politica. Aderì al Partito Comunista e si unì al consiglio municipale di Montmeyan. Poi, divenuto membro del comitato della sezione comunista di Barjols, fu nominato segretario generale della cellula. Mobilitato a Nizza all’inizio della guerra, ritornò a Montmeyan dopo l’armistizio.

Sebbene si fosse dimesso dal Partito Comunista in seguito al Patto tedesco-sovietico, mantenne il mandato di consigliere comunale. Partecipò quindi alle azioni dei combattenti della resistenza locale e divenne presidente del comitato di liberazione locale.

Divenuto primo deputato nel maggio 1945, assume la direzione del consiglio comunale di Montmeyan in attesa del ritorno del sindaco, Clément Denans, prigioniero in Germania.

Al servizio della città di Nizza

Una delle due statue che adornano il giardino Alberto I a Nizza, “La Tragédie” e “La danse”, realizzate nel 1946 dall’architetto François Aragon. Foto DR.

Durante questo periodo di mandato, l’artista installerà forbici, coltelli, mazze e altre asce. Riprende in mano i suoi strumenti solo nel 1946, quando la città di Nizza gli propone il posto di scultore presso la facoltà di Architettura.

Nel 1953 iniziò a disegnare e dipingere con un certo successo. Sempre nel 1956, la Scuola di Belle Arti di Tolone gli offre un posto come insegnante di disegno che mantenne fino al 1976. Anche se lasciò l’ambiente politico, mantenne per tutta la vita simpatie per il Partito Comunista Francese.

Lo scultore morì il 16 luglio 1979 in un incidente stradale a Montmeyan. Oggi Victor Edmond Nicolas è uno dei figli dimenticati di Brignoles. Eppure, oltre al busto di Raynouard che si trova ancora in Place Saint-Pierre a Brignoles, Raynouard ha lasciato il segno in gran parte fuori dalla sua città natale.


Fonti: “Nicolas Victor, Edmond” di Jacques Girault, dizionario biografico le Maitron; Michel Dutto presidente dell’Associazione per la Salvaguardia del Patrimonio Brignolais.

Il busto di Raynouard che si trova ancora in Place Saint-Pierre a Brignoles. Foto DR.

Un lavoro considerevole

Più volte laureato e gran lavoratore, Victor Nicolas ha continuato a creare opere che hanno spesso vinto premi come il bassorilievo in gesso, un omaggio al Milite Ignoto, il Prix Roux dell’Institut de (1933) o il Prix Chenavard della Scuola Nazionale di Belle Arti per la statua del Pescatore che tira la rete o il Primo Premio al concorso nazionale per la statua equestre di Giovanna d’Arco a Nizza (1943), ecc… altre realizzazioni più importanti che ancora oggi si possono ammirare ne hanno segnato il percorso, il Monumento dedicato a Raynouard, un busto in marmo bianco in Place Saint-Pierre a Brignoles (1937), le due statue monumentali de “La Tragédie” e “La Danse” del Jardin Albert 1er, Nizza (1947), nello stesso anno, il monumento dedicato a Emilie Morel a La Martre, quello dedicato agli eroi e martiri di Bessillon a Pontevès (1949), l’affresco della scuola Saint-Maur di Tolone (1963) senza dimenticare tutte le statue in gesso e i disegni realizzati per lui o su commissione.

Se nell’agosto e nel settembre del 1981 è stata organizzata a Montmeyan una mostra postuma delle sue opere e gli è stato dedicato il XXIV Salon des imagiers di Tolone dal dicembre 1981 al gennaio 1982, forse è giunto il momento di far rivivere questo artista eccezionale mostra?

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