Privacy dei dati: Apple accetta di pagare quasi 100 milioni di dollari

Privacy dei dati: Apple accetta di pagare quasi 100 milioni di dollari
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Privacy dei dati

Apple accetta di pagare quasi 100 milioni di dollari

Apple ha accettato di pagare 95 milioni di dollari per fermare un reclamo da parte di un consumatore sull’utilizzo dei dati.

AFP

Pubblicato: 02.01.2025, 22:28 Aggiornato 1 ora fa

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Apple ha accettato di pagare 95 milioni di dollari (86,7 milioni di franchi svizzeri) per porre fine alle cause legali dei consumatori americani che la accusano di aver registrato inconsapevolmente le loro conversazioni private tramite il suo assistente vocale Siri, presente soprattutto sugli iPhone.

“Apple ha sempre negato e continua a negare ogni presunto illecito e responsabilità”, specifica l’accordo firmato martedì, che deve ancora essere approvato dai tribunali.

Il colosso tecnologico californiano, che ha costruito la propria immagine di marca sulle prestazioni dei suoi dispositivi e sul rispetto della privacy degli utenti, esce da cinque anni di battaglia legale.

Migliora l’assistente vocale

Secondo la class action intentata nel 2019, Siri potrebbe essere attivata accidentalmente e registrare conversazioni private. I ricorrenti accusano Apple di violare la privacy degli utenti trasmettendo queste registrazioni a terzi.

L’accordo prevede che l’azienda confermi di averli effettivamente cancellati e spieghi agli utenti le loro scelte in termini di archiviazione dei dati raccolti da Siri, se scelgono di aiutare Apple a migliorare l’assistente vocale. Il gruppo americano non ha risposto immediatamente alla richiesta dell’AFP.

La somma, che verrà distribuita tra un numero potenzialmente elevato di consumatori aventi diritto residenti negli Stati Uniti, non dovrebbe pesare sui conti di Apple, una delle maggiori capitalizzazioni al mondo.

Cause contro Amazon

Nel 2023, Amazon ha accettato di pagare più di 30 milioni di dollari (27,3 milioni di franchi svizzeri) alla US Consumer Protection Agency (FTC) per porre fine alle cause legali contro i suoi campanelli Ring, le videocamere connesse e il suo assistente vocale Alexa.

La FTC l’ha accusata di aver dato accesso ai video dei clienti a centinaia di dipendenti e collaboratori esterni e di aver archiviato dati personali (sulla voce degli utenti, la loro posizione geografica, ecc.) che aveva già promesso di eliminare.

Dopo anni di scarso sviluppo, Siri e Alexa stanno guadagnando importanza grazie all’intelligenza artificiale generativa (AI).

La nuova tecnologia, resa popolare da ChatGPT negli ultimi due anni, consente di trasformare gradualmente questi strumenti ancora limitati in assistenti IA in grado di sostenere conversazioni con esseri umani e svolgere compiti più complessi.

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