La Lozère, il dipartimento meno popolato della Francia, ha una popolazione stabile con 76.503 abitanti nel 2022, secondo l’INSEE. Questo fragile equilibrio si basa su un saldo migratorio positivo (+0,6%) che compensa un saldo naturale in calo (-0,5%).
La Lozère, il dipartimento meno popolato della Francia continentale, contava nel 2022 76.503 abitanti, secondo gli ultimi dati pubblicati dall’INSEE prima delle vacanze di fine anno. Con una variazione media annua pari allo 0% tra il 2016 e il 2022la popolazione rimane stabile, registrando in questo periodo un aumento medio di soli 14 abitanti all’anno. Questo fragile equilibrio si basa su un saldo migratorio positivo (+0,6%), che compensa un saldo naturale in calo (-0,5%).
Dinamiche demografiche contrastanti
Il capoluogo del dipartimento, Mende, si distingue per la sua attrattiva. Con una crescita media annua del +0,6%, raggiungerà i 12.322 abitanti nel 2022, svolgendo il suo ruolo di driver demografico. Anche Horac Trois Rivières ha registrato una crescita notevole (+0,3%).
D’altra parte, alcuni comuni stanno lottando per mantenere la propria popolazione. Ciò è particolarmente vero per Bourgs sur Colagne, che ha registrato il calo più forte con un calo medio annuo del -0,7%. Anche Saint-Chély-d’Apcher e La Canourgue hanno subito forti flessioni (-0,5% ciascuna).
La popolazione dei più grandi comuni della Lozère a mezz’asta
I comuni più popolati del dipartimento illustrano le difficoltà del dipartimento. A differenza di Mende, che si sta sviluppando, i principali comuni della Lozère registrano un calo più o meno segnati dalla loro popolazione: Marvejols (4.752 abitanti) con -0,1% annuo, Saint-Chély-d’Apcher (4.025 abitanti) con -0,5%, Langogne (2.860 abitanti) con -0,2% e Peyre en Aubrac ( 2.304 abitanti) con -0,1%.
Se la Lozère beneficia di un equilibrio migratorio che sostenga la sua popolazione, l’accelerazione dell’invecchiamento demografico potrebbe porre nuove sfide. Tra il 2011 e il 2016 il saldo migratorio è stato del +0,2%, rispetto al +0,6% del periodo 2016-2022, ma il saldo naturale, già negativo, si è ulteriormente deteriorato.