I due attivisti di Food Riposte, che avevano cosparso la zuppa sul tabellone Primavera di Claude Monet, sono tornati in tribunale martedì. Dopo l’assoluzione pronunciata in primo grado, la Procura ha chiesto la sanzione pecuniaria.
Si sono rilassati lo scorso giugno i due attivisti di Riposte Alimentaire, che avevano spruzzato acqua sul dipinto Primavera di Claude Monet al Museo delle Belle Arti di Lione lo scorso febbraio, è comparso nuovamente martedì davanti alla Corte d’appello di Lione. Una nuova udienza nel corso della quale il pubblico ministero ha chiesto una multa di 2000 euro nei confronti delle due ragazzine, rispettivamente di 20 e 23 anni.
In primo grado la Procura aveva chiesto la sospensione condizionale della pena a due mesi, quando la pena massima per questo tipo di reati può essere aumentata a 10 anni di reclusione, denunciando così un atto “cieco, immaturo e sconsiderato”. È la stessa Procura che ha impugnato la decisione resa in primo grado.
Decisione all’inizio del 2025
Il 21 maggio i due avvocati dei due attivisti hanno chiesto l’assoluzione, assicurando che la scelta del dipinto era stata deliberata, essendo l’unico protetto da un vetro nella stanza. “Hanno preso di mira questo dipinto per dire: ‘Questa sarà la nostra ultima primavera se non agiamo. Se non agiamo, i pittori non avranno più nulla da dipingere.” dichiarò uno dei loro avvocati, Maître Griottier. La decisione è stata riservata fino al 14 gennaio 2025.