A Douarnenez, quando Tréboul Coz attirava pittori da tutto il mondo

A Douarnenez, quando Tréboul Coz attirava pittori da tutto il mondo
A Douarnenez, quando Tréboul Coz attirava pittori da tutto il mondo
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“Incredibile”, “miracoloso”, “sorprendente”: seduto in una stanza dell’hotel Ty Mad, elegante struttura secolare situata nel quartiere Tréboul Coz di Douarnenez, André Cariou non manca di aggettivi elogiativi nel descrivere ciò che il il luogo e la sua storia lo ispirano. Ex direttore del Museo delle Belle Arti di Quimper, storico dell’arte e curatore capo del patrimonio, André Cariou ha appena pubblicato un libro, intitolato “Hôtel Ty Mad, la bonne maison”, in cui esplora l’affascinante storia dell’hotel e del quartiere, nel cuore del quale è stata costruita la cappella Saint-Jean, vicino alla spiaggia omonima. Soprattutto rivela il fascino che molti pittori provarono per questo luogo, a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, prima di una vera e propria epoca d’oro negli anni ’20.

L’arrivo del treno a Quimper, una tappa importante

“Armelle Raillard, attuale proprietaria di Ty Mad, mi ha contattato tre o quattro anni fa per lavorare su questo tema in occasione del centenario dell’hotel”, spiega André Cariou. Nelle 120 pagine di questo libro, stampato in 500 copie, si ripercorrono i soggiorni a Tréboul Coz di molti dei pittori più riconosciuti del loro tempo. “È un luogo che definisco miracoloso perché ha saputo conservare la sua autenticità mentre Tréboul – che dipese da Poullan fino al 1876 – era in piena trasformazione nella seconda metà del XIX secolo, con da un lato lo sviluppo dell’attività portuale e dall’altro quella dell’attività balneare”, spiega lo storico, secondo il quale l’arrivo del treno a Quimper nel 1863 attirerà gradualmente molti artisti in Cornouaille, e in particolare nella baia di Douarnenez.

Il progetto della coppia Cariou

Secondo André Cariou, “la maggior parte di loro si recò prima a Douarnenez, dove c’erano degli alberghi e dove dipingevano più o meno tutti la stessa cosa, a Plomarc’h oa Ris. Quelli che avevano pochi mezzi, invece, si interessavano a Tréboul Coz». Il quartiere, che offre una vista eccezionale sulla baia, ha acquisito gradualmente notorietà grazie a Jules Breton, Emmanuel Lansyer e persino Auguste Renoir. Questo è niente, però, in confronto a quanto accadrà a partire dal 1924 e con la costruzione di una pensione, a Tréboul Coz, da parte di Marie e Gabriel Cariou, rispettivamente cuoco e panettiere. La struttura, che divenne l’hotel Ty Mad, divenne presto il rifugio di numerosi artisti internazionali, inglesi e anche neozelandesi, che gravitavano attorno al pittore e scrittore di Quimper Max Jacob.

Christopher Wood, personaggio iconico

André Cariou descrive una dinamica creativa “incredibile negli anni 1929-1930”. I coniugi Cariou sembrano, secondo lui, eccezionalmente accoglienti e tolleranti nei confronti di questa clientela dalla morale sfrenata e amante dell’oppio. Tra questi, un artista si distingue per personalità e talento: Christopher Wood, un giovane pittore inglese i cui dipinti prodotti a Tréboul Coz vengono venduti oggi per più di 440.000 euro. Purtroppo “il suo suicidio nel 1930 fu un punto di svolta; tutti erano devastati, i suoi amici, i proprietari dell’albergo e i dipendenti”.

Un posto sempre popolare

Ty Mad ha poi perso la sua aura, prima che i nuovi proprietari, Marie-Claude e Yves Martin, si sforzassero di restituirgli il suo splendore a partire dal 1958. Da allora, l’attrazione esercitata dall’hotel sugli artisti non si è smentita, grazie anche al interesse per l’argomento del suo attuale capo. Tra gli affezionati clienti del locale troviamo un certo Jörg Bong, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Jean-Luc Bannalec, famoso scrittore di gialli tedesco i cui intrighi con protagonista il commissario Dupin si svolgono in Cornovaglia. Lo scrittore firma giustamente la prefazione all’opera di André Cariou.

Pratico

“Hotel Ty Mad, la buona casa”, di André Cariou. Disponibile nelle librerie di Douarnenez e presso l’hotel Ty Mad. 120 pagine, 19€.

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