Scienziati provenienti dalla Svizzera e dall’Oman hanno recuperato un meteorite appena caduto nel sultanato: era stata avvistata sulle immagini di quattro telecamere. Si tratta della seconda scoperta di questo tipo alla quale ha partecipato il Museo di storia naturale di Berna (NMBE).
Dal 2021 sei telecamere sono state derubate nel cielo del deserto centrale dell’Oman… e il 23 dicembre 2023 quattro di questi strumenti hanno registrato una palla di fuoco per un periodo di 3,3 secondi.
Sulla base di queste immagini, gli scienziati calcolano la traiettoria del frammento caduto dallo spazio: “Dobbiamo calcolare anche l’influenza del vento per trovare il punto di caduta”, spiega il professor Beda Hofmann, responsabile delle Scienze della Terra e curatore del Museo sezione di mineralogia e meteoriti presso l’NMBE.
“Ci può essere una deviazione di qualche chilometro. La fase leggera termina a 10 o 20 chilometri di altezza e tra 5 e 15 chilometri può esserci molto vento. Avevamo due meteoriti più grandi, ma sono caduti in mare”, ha detto a Rtsinfo.
Meno di 30 grammi
E solo 49 giorni dopo, l’équipe ritrova il meteorite di 26,8 grammi nei pressi di un sito di perforazione abbandonato nella provincia di Al Wusta: “Dalle nostre immagini, con la decelerazione del meteorite, possiamo dedurre la sua massa: per Raja, era stato stimato a 30 grammi”, osserva Beda Hofmann. Gli accertamenti hanno poi confermato che si trattava del meteorite ripreso dalle telecamere. Si trovava bene nell’area allungata compresa tra 300 metri e 2 chilometri individuata dagli scienziati: “Grazie a una camminata molto sistematica, con cinque-sette persone, abbiamo impiegato un giorno e mezzo per individuarlo, il che è relativamente veloce”.
Questo ciottolo proviene dalla fascia degli asteroidi situata tra Marte e Giove: appartiene al raro gruppo delle condriti Enstatite – classificate scientificamente nella categoria EH3 -, precisa l’istituto bernese. Questo è un Meteorite primitivoconsiderato rappresentativo del materiale primordiale che ha formato la terra per accrescimento. Le condriti di enstatite contengono minerali che non sono stabili nell’atmosfera terrestre ricca di ossigeno e umidità.
Un minerale sconosciuto
Raja – il suo nome ufficiale riferito al punto di caduta – contiene un minerale finora sconosciuto: “Non è ossidato, perché abbiamo ritrovato il meteorite molto poco dopo il suo arrivo sulla terra”, nota il professore. “Non è molto comune scoprire minerali sconosciuti. Tra qualche mese ci sarà una pubblicazione a riguardo”.
Secondo il museo, i piccoli meteoriti rappresentano la maggioranza di quelli che raggiungono la terra ma, poiché sono difficili da trovare, raramente vengono recuperati: “Raja è un contributo importante alla nostra comprensione del flusso complessivo dei meteoriti sulla terra”, conclude Il museo nel suo comunicato stampa.
I dati sono stati recentemente presentati alla Meteoritical Society e il ritrovamento è stato registrato Registro ufficiale dei meteoriti.
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Stéphanie Jaquet e ATS