L’indice delle attività dei direttori degli acquisti (PMI) per i servizi, calcolato da S&P Global e dai media economici cinesi Caixin, è salito a 52,2 punti a dicembre, dai 51,5 del mese precedente.
Secondo un barometro indipendente pubblicato lunedì, la crescita nel settore dei servizi cinese è rimbalzata a dicembre al livello più alto degli ultimi sette mesi, confermando una ripresa dei consumi alla fine del 2024.
L’indice delle attività dei direttori degli acquisti (PMI) per i servizi, calcolato da S&P Global e dai media economici cinesi Caixin, è salito a 52,2 punti a dicembre, dai 51,5 del mese precedente.
L’aumento supera le previsioni degli economisti intervistati dall’agenzia Bloomberg (51,4), e conferma l’accelerazione segnalata dall’indice ufficiale pubblicato martedì scorso (52,2).
Questo barometro è un indicatore chiave per valutare il livello dei consumi interni e la situazione del mercato del lavoro.
Sopra i 50 punti riflette un’espansione dell’attività. Al di sotto di questo, ci sarebbe una contrazione.
La crescita del settore nel mese di dicembre è stata sostenuta da un aumento dei nuovi ordini, sottolinea il rapporto. Anche i prezzi di vendita sono aumentati per la prima volta in sei mesi.
Le autorità hanno annunciato nelle ultime settimane una serie di misure volte a stimolare un’economia attanagliata dal rallentamento dei consumi e da una persistente crisi immobiliare.
“Dalla fine di settembre, la sinergia tra le politiche esistenti e le ulteriori misure di stimolo hanno avuto un effetto sul mercato”, afferma Wang Zhe, economista di Caixin citato nel comunicato stampa.
Le incertezze sul mercato internazionale figurano però tra i principali fattori di preoccupazione per le aziende intervistate, si legge nel comunicato stampa.
Anche l’imminente ritorno alla Casa Bianca del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha fatto temere un peggioramento delle tensioni commerciali con Washington.
Sul piano economico in generale, “persistono forti pressioni al ribasso, dovute alla debolezza della domanda interna e a fattori esterni sempre più sfavorevoli”, sottolinea Wang Zhe.
L’indice PMI composito Caixin pubblicato lunedì, che combina servizi e manifattura, è rimasto in territorio positivo a dicembre (51,4), ma è sceso rispetto a novembre (52,3).
La vitalità dei servizi ha “ampiamente compensato il rallentamento della crescita nel settore manifatturiero”, secondo Gabriel NG, della società Capital Economics.
La Cina dovrà annunciare a metà gennaio i dati ufficiali relativi alla sua crescita nel 2024. L’obiettivo fissato dal governo è “intorno al 5%”.
Il presidente cinese Xi Jinping ha dichiarato alla fine di dicembre che l’economia cinese era sotto “pressione” per “trasformarsi” e stava “affrontando un ambiente esterno incerto”.